Sono stati quasi mille i visitatori che mercoledì scorso hanno partecipato alla manifestazione "MonaStelle" organizzata da Officine Culturali - l'associazione incaricata della fruizione del Monastero dei Benedettini - con la facoltà di Lettere e Filosofia, "padrona di casa", e con Aster (cooperativa degli Astrofisici Etnei).
L'iniziativa ha permesso a cittadini e turisti di visitare il Monastero e, in particolare, una delle sue terrazze, quella soprastante il Coro di Notte, affacciata sul Chiostro di Levante, che per la serata è stata attrezzata con un telescopio professionale puntato sulla volta celeste e messo gratuitamente a disposizione dall'azienda Salmoiraghi e Viganò. Intanto, nella sala sottostante, gli astrofisici spiegavano agli attenti visitatori i dettagli e le curiosità del firmamento con proiettori, filmati e immagini.
In questo via vai verso le stelle, in centinaia seguivano le guide di Officine Culturali alla scoperta dei segreti del complesso architettonico, segnalato dall'Unesco come parte del Patrimonio dell'Umanità, contraddistinto oltre che dalle sue ampie dimensioni, anche da innumerevoli livelli, e suggestivi ambienti, a testimonianza della sua intricata storia, complicata da eruzioni, terremoti e note vicende umane e politiche.
Così il Monastero dei Benedettini di Catania, il secondo più grande d'Europa, è tornato per una sera ad una delle sue antiche vocazioni: quella di osservatorio astronomico. Tra la fine dell'Ottocento e per quasi tutto il Novecento infatti un "cupolone girante" montato sull'antirefettorio del complesso monastico e dotato di telescopio, permetteva agli astrofisici catanesi di studiare costellazioni e pianeti.