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Belpasso, al via la summer school internazionale sull'ambiente e la biodiversità

Presentata questa mattina anche la nuova offerta formativa della facoltà di Agraria

 
 
20 luglio 2010
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Ha parlato di "sogno che si realizza", il sindaco di Belpasso Alfio Papale, nel presentare questa mattina la prima edizione della Summer School di alta formazione in economia dell'ambiente e delle risorse naturali, che si terrà nel comune etneo dal 12 al 18 settembre prossimi. Una scuola estiva internazionale, promossa dalla facoltà di Agraria dell'Università di Catania insieme con la Fondazione Eni - Enrico Mattei (Feem) e l'European association of Environmental and Resource Economists (Eaere), che richiamerà per una settimana nel territorio belpassese ventisei tra dottorandi e giovani ricercatori da ogni parte del mondo: Gran Bretagna, Polonia, Sudafrica, Usa, Spagna, Norvegia, Francia, Svizzera, Svezia, Portogallo, Russia, Messico e persino Australia.

Il tema scelto per la Scuola - l'economia degli ecosistemi e la conservazione della biodiversità - è di grandissima attualità scientifica ed è al centro del dibattito politico, come ha precisato il prof. Giovanni Signorello, coordinatore dell'iniziativa: "Basti fare riferimento - ha spiegato il docente, che ha riferito con orgoglio della risonanza globale che ha avuto il bando di selezione della Scuola - ai recenti summit dei Ministri dell'Ambiente dei paesi del G8 a Postdam nel 2008 e nel 2009 a Siracusa, e la recentissima Conferenza del Ministero dell'Ambiente del maggio scorso che ha portato all'adozione della Strategia Nazionale per la Biodiversità".

Oltre a seguire le lezioni nella sede di via Roma 64, gli allievi saranno chiamati a presentare e a confrontarsi sulle loro ricerche sul tema della tutela e della gestione sostenibile e del paesaggio.
"Questa summer school promossa con il fondamentale sostegno del comune di Belpasso - aggiunge il preside Agatino Russo -, che si aggiunge ai laboratori e ai seminari già realizzati negli anni scorsi sulle tematiche della gestione del territorio e dell'ambiente in collaborazione con la nostra facoltà, offre alla comunità accademica l'opportunità di interfacciarsi con un territorio ricco e importante anche dal punto di vista economico, permettendo inoltre agli allievi e ai docenti ospiti di conoscere e apprezzare le bellezze e i valori della nostra terra".

"Contiamo di rafforzare ancora di più il rapporto con l'Università di Catania - ha concluso il sindaco Papale, accompagnato dal responsabile della segreteria territoriale Nuccio Marino -, perché crediamo che da questa sinergia possa derivare un grande impulso per le nostre realtà industriali ed imprenditoriali".


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"Puntiamo a formare sempre più 'laureati 2.0', figure professionali innovative, qualificate e sensibili al bene comune che possano occuparsi di agricoltura, alimentazione e ambiente nell'area euromediterranea, all'insegna dei tre capisaldi della facoltà: ricerca, sviluppo e sostenibilità".

Ha sintetizzato così i contenuti e gli obiettivi della nuova offerta formativa della facoltà di Agraria il preside Agatino Russo, intervenuto questa mattina alla conferenza stampa che si è tenuta in rettorato per presentare anche la Summer school internazionale in Economia degli ecosistemi e conservazione della Biodiversità che si terrà a Belpasso a metà settembre.

"Il laureato in Agraria - ha aggiunto il preside Russo, illustrando gli obiettivi didattici e gli sbocchi occupazionali dei corsi triennali in Scienze e tecnologie agrarie, Scienze e tecnologie alimentari e Pianificazione, progettazione e gestione del territorio e dell'ambiente - non si occupa più soltanto di agricoltura e zootecnia in senso tradizionale, ma è sempre più protagonista per quanto riguarda lo sfruttamento delle energie rinnovabili, i nuovi processi nella filiera agroalimentare, le biotecnologie e la salvaguardia e sviluppo ecosostenibile del nostro territorio. Sono tutti settori nei quali il nostro corpo docente si sta prodigando e nei quali maggiori saranno gli investimenti e le opportunità occupazionali nell'immediato futuro".

Studiare agricoltura oggi significa, infatti, conoscere le tecniche di coltivazione di  allevamento, incoraggiare la gestione sostenibile delle produzioni agricole e forestali, incentivare la qualità e la salubrità delle produzioni. Studiare alimentazione significa conoscere la filiera agroalimentare, promuovere la qualità e la sicurezza dei processi e dei prodotti, contribuire allo studio e alla diffusione di una cultura dell'alimentazione. Studiare ambiente significa, infine, conoscere l'influenza delle attività agricole e forestali sulle risorse della biosfera, promuovere la sostenibilità delle tecnologie di produzione, analizzando strategie di conservazione di habitat naturali e seminaturali, tutelare il territorio e il paesaggio nel suo insieme.

"La caratteristica comune a tutti i corsi - ha aggiunto il preside Russo - è l'attenzione dedicata allo studio della biologia e delle tecnologie applicate, delle biotecnologie come strumento per la valorizzazione della biodiversità e  la tracciabilità delle produzioni, all'adozione di metodi di analisi economica, allo sviluppo di conoscenze trasversali. Mettiamo a disposizione degli studenti laboratori attrezzati, ricche biblioteche, numerosi campi sperimentali e tirocini presso tante aziende ed enti privati e pubblici di diverso tipo. Con questi presupposti, la nostra facoltà ritiene di puntare sull'innovazione e la concretezza, fortemente legata al territorio e al mondo produttivo, investendo sulla flessibilità professionale".