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Ateneo

Presentati i risultati della valutazione della ricerca

Punteggi ai docenti sulla base della loro produttività scientifica nel quinquennio 2005-2009. Recca: "Siamo pronti per la valutazione nazionale"

 
 
13 luglio 2010
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Sono stati presentati questa mattina, nell'aula magna del Palazzo Centrale dell'Ateneo, i risultati della valutazione della produzione scientifica dei docenti dell'Università di Catania realizzata nel quinquennio 2005-2009.

In attesa, infatti, che diventi pienamente operativo il decreto ministeriale sulla Valutazione delle attività di ricerca universitaria - attraverso il quale verranno assegnate ai docenti di tutti gli atenei italiani delle vere e proprie "pagelle" sulla produttività scientifica che incideranno anche sulla distribuzione dei fondi statali a ciascun ateneo - l'Università di Catania (tra i primi atenei in Italia) ha già intrapreso un proprio autonomo processo di valutazione della ricerca dei propri docenti, in grado di mettere in evidenza le eccellenze e i punti di debolezza.

Presenti all'incontro anche il prorettore Maria Luisa Carnazza, il direttore amministrativo Lucio Maggio, e numerosi docenti tra senatori accademici, direttori di dipartimento, componenti del Nucleo di valutazione e delle commissioni scientifiche d'Ateneo e di area disciplinare.


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"Tutti i prodotti della ricerca (pubblicazioni, articoli, brevetti, prototipi, ecc.) - ha spiegato il prof. Francesco Priolo, presidente della Commissione Ricerca scientifica d'Ateneo che, insieme con il Nucleo di Valutazione e le quattordici commissioni scientifiche d'area disciplinare, ha coordinato l'intero processo - sono stati inseriti da ciascun docente per via telematica nel Catalogo di Ateneo, come già avevamo cominciato a fare negli anni scorsi. Successivamente, questi sono stati classificati in base alla loro tipologia e distinti in due diverse classi di merito, secondo quanto indicato dai parametri nazionali dello stesso D.M. sulla Valutazione della Ricerca, ricevendo ciascuno un punteggio. Ogni docente ha pertanto conseguito un punteggio totale in base alla somma dei punteggi dei singoli prodotti introdotti nel Catalogo".

Vengono considerati "Docenti operativi tutti" coloro che hanno totalizzato almeno 10 punti, "Non operativi" se non hanno raggiunto questa soglia. Per ciascuna delle 14 aree scientifiche-disciplinari è stata poi elaborata una classifica dei docenti, dando un punteggio 1 al docente "mediano" e riscalando di conseguenza tutti gli altri punteggi.

"L'esito di questo processo - ha evidenziato il rettore Antonino Recca - ci ha restituito dei dati fortemente indicativi, innanzitutto per autovalutarci: emergono punte di eccellenza ma anche qualche settore di minore efficienza. Però sono dati che vanno letti, settore per settore, e interpretati: dal nostro punto di vista non dovrebbero lasciare spazio a termini come "fannulloni" o a titoloni ad effetto. La fascia di non produttività che si evidenzia non deve creare alcuno scandalismo. Si tratta di una fascia fisiologica; in alcune facoltà, ad esempio a Medicina, c'è molta attività assistenziale e quindi è fisiologico che ci sia una minore disponibilità sull'attività scientifica. Non credo, insomma, che ci siano fannulloni in nessuna università italiana, anche per la peculiarità delle varie aree scientifiche alcune sono più produttive di altre. All'interno delle diverse aree c'è poi chi è più produttivo e chi meno. In ogni caso, queste valutazioni devono stimolarci tutti a dare di più, perché in futuro saranno assegnate risorse alle aree più produttive e, all'interno di queste aree, ai ricercatori più produttivi".

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"E' l'intero sistema, insomma - ha osservato Recca -, che si deve mettere in discussione e trovare le strade più opportune per migliorare le proprie performance e dare le giuste risposte agli studenti e alle loro famiglie e al mondo della ricerca, pur in condizioni di risorse gravemente carenti. Adesso però possiamo dire di essere finalmente pronti per la valutazione esterna da parte del Ministero, che dovrebbe partire in autunno, sempre più propedeutica alla distribuzione delle risorse statali".

"Molte aree scientifiche dell'Ateneo di Catania sono aree di eccellenza - ha concluso il prof. Priolo - come si può vedere dai dati. Quello che abbiamo fatto come ateneo è un lavoro pionieristico a livello nazionale, perché questa valutazione stringente che portiamo avanti già da quattro anni e che adesso abbiamo perfezionato maggiormente è un tipo di analisi che altri atenei ancora non stanno facendo. Ci poniamo quindi in posizione privilegiata per poterci confrontare a livello nazionale e per poter affrontare la valutazione nazionale".

I risultati della valutazione interna fatta dalla Commissione Ricerca e dal Nucleo di Valutazione dell'Ateneo di Catania (sulla base dei prodotti della ricerca inseriti nel Catalogo Saperi dai docenti nel quinquennio 2005-2009) sono consultabili dai docenti tramite il sito internet di Ateneo (www.unict.it), dal link "servizi per il personale" (o dall'indirizzo www.unict.it/person) mediante l'inserimento del proprio codice Cineca e della password personale.

In allegato, le slides della presentazione