Con 40 preferenze su 43 votanti, il prof. Carlo Truppi, 61 anni, ordinario di Tecnologia dell'Architettura, è stato eletto questo pomeriggio preside della facoltà di Architettura per il quadriennio 2010-11/2013-14. A partire dal 1° novembre 2010, subentrerà al prof. Giuseppe Dato, ordinario di Urbanistica, che ha retto la facoltà nell'ultimo triennio.
Altissima l'affluenza registrata al seggio di piazza Federico di Svevia (gli aventi diritto al voto erano in totale 46: 6 professori ordinari, 13 professori associati, 17 ricercatori, 5 rappresentanti del personale tecnico-amministrativo, 5 rappresentanti degli studenti), il quorum per l'elezione al primo turno del prof. Truppi, unico candidato, era fissato a 24 preferenze, ossia la maggioranza assoluta. Soltanto 3 sono state le schede bianche.
Tra i primi a congratularsi con il nuovo preside è stato il rettore Antonino Recca: "Sono contento per l'eccezionale prova di compattezza dimostrata dalla facoltà, grazie anche al prezioso lavoro svolto dal preside uscente Dato. Ciò è la conferma di un ateneo che lavora sempre più unito, in particolare per quanto riguarda la strada intrapresa per la politica del decentramento. Da sempre, infatti, abbiamo sostenuto che la facoltà di Architettura di Siracusa può essere il modello virtuoso di un decentramento di qualità, incentrato su pochi corsi ma eccellenti".
Truppi - attuale direttore del Dipartimento di Analisi, rappresentazione e progetto nelle aree del Mediterraneo (Darp) e coordinatore del dottorato di ricerca in Tecnologia dell'Architettura - si occupa delle connessioni tra l'architettura e altri campi del conoscere e dell'esprimere, in riferimento ai luoghi soprattutto nelle arti figurative e nel cinema. E' inoltre direttore della Rivista di Architettura del Dipartimento Arp Voyantes, della collana "Tecnologia e Progetto di Architettura" per la casa editrice Liguori di Napoli, della collana "Luoghi" per Edizioni della Meridiana di Firenze e della Scuola di Alta Formazione "Tecnologie di intervento per il recupero di Ortigia", in collaborazione con l'Istituto Italiano di Studi Filosofici.