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Ateneo

Ai Benedettini mostra sui progetti di architettura contemporanea per l'Ateneo

Da Fichera a De Carlo, visibile una selezione del prezioso materiale conservato negli archivi dell'Università di Catania

 
 
29 giugno 2010
di Federica Firrincieli
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Venerdì 25 giugno alle 15, nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, nell'ambito dell'Assemblea Nazionale dell'Associazione nazionale Archivi di Architettura contemporanea (AAA Italia), si è svolto un seminario di studio, tenuto da Elisabetta Reale della Soprintendenza Archivistica per il Lazio, sul tema "Acquisizione e selezione dei materiali documentari per l'archivio d'architettura. Esperienze a confronto".

Il seminario è stato introdotto dalla professoressa Elisabetta Pagello, docente della facoltà di Architettura dell'Università di Catania e vicepresidente di AAA Italia, che ha evidenziato come "il problema dell'archiviazione dei fondi di architettura diffusi sul territorio nazionale non sia tanto quello degli istituti pubblici, ma riguardi i fondi e gli archivi dei privati che spesso non hanno interesse a conservarli. Per  questo motivo l'Associazione AAA-Italia promuove corsi di formazione per la gestione degli archivi e la diffusione dei modi di conservazione, rivolti a coloro che già lavorano nel settore o che hanno un interesse nei confronti dell'archiviazione, favorendo inoltre iniziative volte a coordinare l'informazione relativa all'esistenza degli archivi, ai criteri di ordinamento, descrizione e conservazione, e promuovendo premi e borse di studio su questi temi".

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Il preside della facoltà di Ingegneria Luigi Fortuna ha poi portato i saluti del rettore Antonino Recca e ha sottolineato la ricchezza degli archivi di architettura dell'Ateneo, ricordando tra l'altro di aver donato alla facoltà di Architettura, il fondo privato appartenente alla sua famiglia. Infine il presidente di AAA Italia, Andrea Aleardi ha ringraziato l'Università di Catania per la disponibilità dimostrata.

Al termine del seminario è stata inaugurata la mostra documentaria "Progetti per l'Ateneo. Da Francesco Fichera a Giancarlo De Carlo", che rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 1° luglio, dalle 10 alle 17, nelle cucine dell'ex monastero dei Benedettini e che è stata curata da Salvatore Consoli, Alessandro Lo Faro, Elisabetta Pagello, Rosangela A. Spina. All'allestimento hanno collaborato alcuni studenti della facoltà di Architettura dell'Università di Catania. "La mostra - come ha dichiarato la professoressa Pagello - espone una selezione dell'immenso corpus di progetti del fondo archivistico ricco e articolato che possiede l'Università di Catania e li rende accessibili al pubblico".

L'esposizione, in linea con le finalità di promozione e divulgazione dell'AAA-Italia, offre una selezione dei progetti che dai primi del Novecento sono stati elaborati per le sedi didattiche e amministrative del Siculorum Gymnasium da famosi architetti come Ignazio Gardella, Luigi Piccinato, Franco Marescotti, Daniele Calabi, Dario Sanfilippo, Giancarlo De Carlo, Aldo e Hannie van Eyck  per citarne solo alcuni, che hanno con le loro intuizioni e realizzazioni "costruito" una mappa nuova della città etnea, inserendo nel paesaggio urbano nuovi edifici destinati alle molteplici attività dell'Università e recuperando le sedi storiche dell'Ateneo, con progetti di notevole impatto.

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Infatti, il materiale esposto, notevole per quantità e importanza, comprende grafici di progetto, ma anche tutto quanto è inerente alle fabbriche, dai cantieri di costruzione alle operazioni di gestione, amministrazione e manutenzione dirette dall'Ufficio Tecnico istituito negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando partì la grande avventura architettonico-urbana del nuovo complesso di Santa Sofia promosso dall'allora magnifico rettore Cesare Sanfilippo.

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Grazie a un finanziamento europeo (il noto "progetto Catania-Lecce") e ai fondi stanziati nell'ambito del progetto Studium 2000, alla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività culturali, è stato possibile avviare il censimento, l'informatizzazione e la schedatura dei documenti mediante il programma informatico Arianna. Il percorso da compiere in questo senso è ancora molto, ma già è disponibile allo studio e alla ricerca una consistente banca dati.