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Il programma 'Cooperazione' del VII PQ

Incontro informativo promosso dall'Ufficio ricerca d'Ateneo

 
 
07 giugno 2010
di Mariateresa Calabretta
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Il VII Programma Quadro (2007 - 2013) è stato oggetto della giornata di formazione «Presentare una proposta di successo nell'ambito del programma "Cooperazione" del VII Programma Quadro dell'UE per la ricerca» organizzata dall'Ufficio Ricerca in collaborazione con l'Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) svoltasi martedì 25 maggio presso l'aula magna del rettorato.

Il VII Programma Quadro (VII PQ) è il principale strumento di implementazione della politica di ricerca della Commissione Europea e costituisce la fonte più interessante e ricca - con un budget pari a 50, 521 miliardi di Euro - di finanziamento per la ricerca e la mobilità dei ricercatori, soprattutto se confrontato con il panorama italiano. A questa varietà e consistenza dei fondi corrisponde altrettanta varietà di regole per la presentazione dei progetti che talora possono apparire come un groviglio intricato di norme e burocrazia.
Con questa giornata di formazione l'Ufficio Ricerca ha voluto offrire ai docenti, dottorandi, giovani ricercatori e personale amministrativo dell'Ateneo una panoramica per poter affrontare in modo adeguato e vincente la progettazione nell'ambito del VIIPQ, con particolare riferimento al programma specifico "Cooperazione", grazie agli interventi della dott.ssa F. Prete (agenzia APRE) e della dott.ssa T. Caltabiano (vicario del dirigente dell'Area della Ricerca) che ha condiviso alcuni suggerimenti strategici maturati durante la sua esperienza di valutatore presso la Commissione Europea.

Il programma specifico "Cooperazione" sostiene tutti i tipi di attività di ricerca finalizzate alla conquista di un ruolo di primo piano nelle aree scientifiche e tecnologiche di primaria importanza ed è rivolto alle università, alle industrie, ai centri di ricerca ed alle autorità pubbliche che agiscono in cooperazione transnazionale. Per conseguire tale scopo il programma "Cooperazione" beneficia di un budget di 32.413 milioni di euro di cui, ad esempio, ben 9.050 euro per ICT e 6.100 euro per Salute.
Il programma Cooperazione è diviso in dieci temi specifici: Salute; Prodotti alimentari, agricoltura e pesca e biotecnologie; Tecnologie dell'informazione e della comunicazione; Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; Energia; Ambiente;  Trasporti;   Scienze socioeconomiche e scienze umane; Spazio e Sicurezza. Ogni tema funziona in maniera autonoma ma punta a mantenere la coerenza nell'ambito del programma Cooperazione e permette una serie di attività congiunte e trasversali tra temi diversi, per esempio attraverso gli inviti congiunti.

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I dieci temi individuati riguardano i campi più importanti della conoscenza e della tecnologia in cui l'eccellenza della ricerca è particolarmente importante per migliorare la capacità dell'Europa di affrontare le sfide sociali, economiche, di salute pubblica, ambientali e industriali del futuro.
Come sottolineato anche dalla dott.ssa Prete: "I progetti di collaborazione hanno lo scopo di sviluppare nuove conoscenze, tecnologie e prodotti al fine di migliorare la competitività europea o andare incontro ai bisogni della società".
Il successo di una proposta progettuale parte dalle prime fasi "leggere attentamente il bando - ricorda la Prete - il programma di lavoro e la guida ai proponenti, può sembrare un consiglio scontato ma è di grande importanza. È necessario leggere ed interpretare con attenzione il significato del topic, prevedere le attività richieste. Uno dei rischi principale, infatti, è che il progetto sia out of scope"".

Il rispetto dei requisiti posti dal bando è solo il momento preliminare prima di passare alla fase di valutazione vera e propria che, come sottolineerà in seguito la dott.ssa Caltabiano, si fonda su criteri specifici: "Sono tre i principali criteri di valutazione: la qualità scientifica e tecnologica, l'implementazione e l'impatto in termini di contributo al miglioramento dello stato dell'arte".
"Cooperazione" si contraddistingue per la collaborazione fra partner che può nascere da un gruppo già consolidato o da una partnership che si costituisce ad hoc ed è essenziale a questo punto, precisa la dott.ssa Prete, "verificare la complementarietà, l'impegno e l'interesse strategico verso risultati del progetto da parte del partner, assicurarsi della sua disponibilità ad una visione a lungo termine, ed abbandonare la mentalità dei "soldi subito"".

Il management, poi, dovrà essere strutturato e pianificato in maniera convincente,  in sintesi la domanda a cui il progetto deve rispondere è una sola: "perché spendere denaro dei contribuenti europei per questo progetto?", pertanto "una pianificazione efficace, l'adeguata struttura organizzativa, il congruo impatto economico, la diffusione e sfruttamento dei risultati, l'elevato livello qualitativo del progetto in termini scientifici, tecnici e gestionali rappresentano sicuramente gli elementi essenziali per una proposta di successo", precisa la dott.ssa Caltabiano.
Quanti intendano presentare una proposta di finanziamento possono rivolgersi all'Ufficio Ricerca per dettagliate informazioni sulle opportunità di finanziamento (tipologie di fondi, procedure e requisiti di accesso, modalità di partecipazione, ecc.), consulenza per la costituzione di partenariati equilibrati in termini di competenze, ruoli e provenienza geografica, supporto nella redazione dei progetti e per tutti gli altri servizi offerti.