ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
Notizie
Atenei

Mozione Crui sull'iter parlamentare del ddl sull'Università

Approvata all'unanimità dall'Assemblea Generale: "Bene l'iter del ddl Gelmini, ma occorrono maggiori garanzie per i ricercatori". Recca: "Riforme necessarie, ma impensabili senza risorse"

 
 
27 maggio 2010
testata crui[1].gif
La Conferenza dei rettori, in una mozione approvata all'unanimità dall'assemblea generale questa mattina, ha espresso apprezzamento per le modifiche correttive introdotte dalla VII Commissione del Senato al disegno di legge "Gelmini" sulla riforma universitaria.
Pur prendendo atto, inoltre, che la nuova manovra finanziaria approvata dal Consiglio dei Ministri contiene tagli della spesa pubblica dai quali il Fondo di finanziamento ordinario delle Università è escluso, i rettori italiani hanno sottolineato che "restano tuttavia in vigore le pesantissime decurtazioni sul 2011 già stabilite dalla manovra del 2008, rispetto ai quali è necessario un tempestivo adeguato recupero, senza il quale lo svolgimento delle normali attività istituzionali per il prossimo anno accademico risulterà irrimediabilmente compromesso e, in non pochi casi, impossibile".

Il rettore dell'Università di Catania Antonino Recca, componente della Giunta esecutiva della Crui, esprime a questo proposito soddisfazione per l'approvazione di una mozione unitaria su tali argomenti: "Auspico adesso un percorso parlamentare rapido di approvazione della legge, coniugato con un riaccredito delle risorse già promesse da tempo al sistema universitario nazionale dal Governo Berlusconi, anche con ulteriori aggiustamenti migliorativi in particolare sui punti che riguardano i ricercatori. Sottolineo comunque che la Commissione del Senato ha già fatto propri numerosi emendamenti al testo di legge, i cui contenuti erano stati suggeriti dalla stessa Crui. E' urgente intervenire con efficacia e volontà riformatrice nella situazione degli atenei italiani, ma ribadiamo che non sono immaginabili provvedimenti di tale portata senza un quadro certo e adeguato di risorse".

Proprio sul punto dei ricercatori, la Crui chiede che vengano ulteriormente "approfondite le soluzioni riguardanti gli attuali ricercatori a tempo indeterminato, sia con riferimento alle loro possibilità di chiamata alle fasce superiori, sia garantendone meglio le attività e il ruolo, accompagnando a questo fine la loro messa ad esaurimento (inevitabile per l'instaurazione a regime del nuovo modello) con un pieno riconoscimento della loro funzione docente, con la loro collocazione, a domanda, previa verifica dei requisiti scientifici, nella posizione di professore aggregato".

Per i rettori vanno, infine, ampliate, con riguardo alle procedure di reclutamento e chiamata, in particolare nei primi sei anni di applicazione della riforma, le quote destinabili alle promozioni interne e alle procedure di selezione rispetto ai posti da destinare ad esterni, nella logica di un piano straordinario che consenta ogni anno la promozione di un congruo numero (almeno 2000) di ricercatori a tempo indeterminato che abbiano ottenuto l'abilitazione scientifica nazionale a professore associato. Ciò anche a riconoscimento dell'importante lavoro svolto e a garanzia delle legittime aspettative dei tanti giovani di valore che rischiano di venire esclusi da ogni possibilità di accesso agli atenei, con grave danno del potenziale scientifico e professionale del paese, in una fase in cui la competitività internazionale si giocherà in larga misura proprio sulla capacità di rispondere alle sfida su questi aspetti".