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Crui: 'La manovra economica non faciliterà la vita degli atenei'

Il presidente Decleva: "Ffo non è toccato, ma due anni fa sono stati operati tagli che vanno recuperati"

 
 
27 maggio 2010
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(ANSA) - ROMA, 26 MAG - La manovra economica "certamente non faciliterà la vita degli atenei". Il Presidente della Conferenza dei rettori (Crui), Enrico Decleva, prende atto che il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) delle università non é stato toccato, ma sottolinea che negli anni passati è stato eroso e dunque il settore resta in credito.

"Non sappiamo ancora bene cosa c'é scritto nella manovra. Certamente - ha osservato Decleva in occasione della presentazione dell'ultimo rapporto Almalaurea - rispetto alle condizioni generali dell'università italiana gli interventi del Governo non faciliteranno la vita degli atenei. Credo che in una situazione generale come quella che viviamo sia importante che le università e le istituzioni garantiscano la volontà di fare ciascuno la propria parte. Le università - ha osservato - non cavalchino lo scontento e facciano valutare da chi di dovere anche le condizioni reali in cui si lavora. E' fuor di dubbio che il FFo non è toccato, però lo è stato abbondantemente nella manovra di due anni fa e quindi le università e la Crui si aspettavano e si aspettano ancora, in occasioni successive rispetto alla manovra, un recupero consistente di quel taglio. Altrimenti - ha avvertito Decleva - le condizioni di lavoro degli atenei il prossimo anno saranno fortemente compromesse".

Decleva ha quindi sottolineato che l'università si è rimboccata le maniche per migliorare, riducendo le spese, sfoltendo i corsi. "I dati non sono negativi e l'insistenza che c'é sulla parte vuota del bicchiere non è giusta - ha aggiunto - sia riguardo alle persone che lavorano negli atenei sia rispetto ai problemi che ci sono. Se ogni volta veniamo imputati di ogni nefandezza e si delegittima il sistema non si va da nessuna parte. Forse - ha osservato il presidente della Crui - si è esagerato nel presentare il nuovo modello (il 3+2) come la panacea di tutti i mali - ha concluso - ma i dati del rapporto Almalaurea dimostrano che passi avanti sono stati fatti. Dobbiamo impegnarci tutti per migliorare sapendo però che la strada percorsa non è stata così disastrosa e farcita di delusioni". (ANSA).