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Notizie
Sanità universitaria

Un tavolo tecnico per le spettanze del personale operante nelle aziende ospedaliere

Sabato 20 marzo riunione operativa in rettorato con i direttori generali

 
 
20 marzo 2010
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Un tavolo tecnico-amministrativo fra i funzionari dell'Università di Catania e quelli delle aziende ospedaliere Garibaldi e Cannizzaro e dell'Asp 3 cercherà di trovare, nell'arco di venti giorni, una soluzione al problema del credito pregresso vantato dall'Ateneo, relativo alle indennità per le prestazioni assistenziali da corrispondere al personale universitario in servizio presso le stesse aziende etnee.
Somme che fino ad oggi sono state anticipate dalla stessa Università, la quale, per difficoltà di cassa, si è vista costretta a bloccare il pagamento relativo agli stipendi del mese di marzo, con grande disagio per i docenti della facoltà di Medicina e Chirurgia.

E' questo l'esito più importante della riunione operativa con i manager della sanità catanese che si è tenuta questa mattina nel Palazzo centrale dell'Università di Catania, convocata dal rettore Antonino Recca.



All'incontro, oltre al rettore, hanno preso parte il prorettore Maria Luisa Carnazza, il direttore amministrativo Lucio Maggio, il preside della facoltà di Medicina Francesco Basile e il vice-preside Riccardo Noto, e i componenti del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione dell'Università afferenti alla facoltà medica (Andrea Mangiameli, Antonio Licata, Santo Signorelli, Maria Antonietta Toscano, Vincenzo Perciavalle), il dirigente dell'area per i rapporti con il servizio sanitario Armando Conti e il docente di Diritto del Lavoro Bruno Caruso.

Per le aziende, che hanno assicurato la loro disponibilità a mettere sin da subito a regime il trasferimento mensile delle somme stipendiali dovute all'Ateneo e a vagliare ipotesi di soluzione tecnica per quanto concerne il debito pregresso, hanno partecipato il direttore generale dell'Asp 3 Giuseppe Calaciura, il direttore generale del Policlinico-Vittorio Emanuele Armando Giacalone, il direttore amministrativo dell'azienda Garibaldi Rosaria D'Ippolito e il direttore sanitario del Cannizzaro Antonio Lazzara. All'incontro è intervenuto, inoltre, il presidente della Commissione affari sociali della Camera, on. Giuseppe Palumbo.


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Tale riunione è stata promossa dai vertici dell'Università per stabilire un contatto diretto e proporre un percorso di collaborazione istituzionale "virtuosa e trasparente" con i vertici delle aziende sanitarie e, tramite loro, con l'assessorato regionale alla Sanità, sui temi della sanità e della medicina universitaria.
Ciò in un momento nel quale, oltre all'urgenza legata alla questione degli stipendi di circa duecento docenti di Medicina, emerge un'ulteriore problematica derivante dall'annunciata rimodulazione dei posti letto su scala regionale e cittadina - come ha sottolineato il preside Basile, citando il recente taglio di alcune scuole di specializzazione - e sulle sue potenziali conseguenze negative nei confronti della formazione degli studenti e degli specializzandi: "Una missione, questa, che necessita di adeguati spazi assistenziali per le attività cliniche".
Spazi senza i quali - è stato rilevato con preoccupazione - si va incontro al rischio di una forte emorragia di medici nel nostro territorio.

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Su questo terreno, il rettore Recca ha auspicato di poter concertare con l'assessore Russo una "via condivisa di risoluzione dei problemi legati all'efficienza della formazione e della pratica clinica quotidiana, e alla sua integrazione con le prestazioni assistenziali", così come peraltro previsto nell'ambito del protocollo d'intesa Regione-Università, ispirato a rapporti di leale collaborazione fra i due soggetti.
"Ci sentiamo comunque rasserenati dalla disponibilità offerta dai direttori generali - ha concluso il rettore -. Dal canto nostro, abbiamo dato ampio mandato ai nostri tecnici affinché siano individuati congiuntamente, anche ricorrendo alle rateizzazioni,  i percorsi più opportuni e compatibili con le indicazioni dei rispettivi revisori dei conti, per risolvere finalmente il problema delle spettanze del personale universitario in convenzione".