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Internazionalizzazione

Catania-Rosario (Argentina), progetti di cooperazione

Oggi incontro operativo in rettorato per studiare le nuove iniziative da intraprendere

 
 
24 febbraio 2010
di Giuliana Aiello - Giuseppe Melchiorri
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Dare un'immagine reale e moderna della Sicilia, lontana dagli stereotipi diffusi dai media. Di questo si è discusso oggi durante l'incontro, svoltosi nei locali del rettorato, che ha consolidato i legami di collaborazione tra l'Università di Catania e quella argentina di Rosario.

La delegazione dell'Ateneo di Rosario, formata dal rettore Dario Maiorana e dal delegato all'Internazionalizzazione Jeorge Strano, è stata accolta dal prorettore Maria Luisa Carnazza, dai delegati del rettore all'Internazionalizzazione per il polo umanistico e scientifico, Lina Scalisi e Francesco Priolo, dai presidi delle facoltà di Agraria e Lettere e Filosofia, Agatino Russo ed Enrico Iachello, dalla professoressa Giuseppina Carrà della commissione d'Internazionalizzazione di Agraria e da Cinzia Tutino, coordinatrice dell'Ufficio Relazioni internazionali (Uri) d'Ateneo.

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La professoressa Scalisi, che ha evidenziato, anche grazie alla visita a Catania dello scorso anno del prof. Strano, i proficui rapporti di collaborazione tra la nostra Università (in particolar modo con la facoltà di Agraria) e quella argentina, ha esplicitato i contenuti del progetto di cooperazione tra i due atenei: «Istituire una cattedra di Cultura della Sicilia anche per rafforzare ulteriormente il legame con la vasta comunità italiana che vive in Argentina».

«Siamo interessati - ha confermato il rettore Maiorana - a uno scambio con Catania, sia per quanto riguarda l'area umanistica, sia per quella scientifica, come dimostra anche il progetto a cui stiamo lavorando: la creazione della prima biblioteca specializzata nel settore culturale e linguistico della Sicilia che verrà ospitata nella nostra città».
«Anche per questo - ha continuato Maiorana - abbiamo bisogno della collaborazione di tutte le istituzioni, tra le quali la facoltà di Lettere dell'Ateneo catanese che potrà esserci utile nell'ambito della raccolta del materiale bibliografico». «Inoltre - ha concluso il rettore argentino - la nostra Università possiede un dipartimento linguistico all'interno del quale si studiano numerosi idiomi ai quali vorremmo anche aggiungere lo studio del siciliano, inteso non soltanto come lingua, ma anche come sostrato culturale».

Dal canto suo il preside Russo ha ricordato che, «accanto all'ambito prettamente linguistico, molti progetti promossi dall'Università etnea sono orientati verso la valorizzazione del territorio siciliano. In questo senso - ha proseguito Russo - la facoltà di Agraria ha firmato una convenzione con l'Ateneo di Buenos Aires. Anche con Rosario possiamo continuare nel progetto di cooperazione scientifica anche attraverso l'istituzione di dottorati internazionali».


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Il preside Iachello, invece, ha analizzato concretamente quali potrebbero essere le tematiche del programma scientifico da portare avanti, e che a suo avviso potrebbe intitolarsi "Città e campagne in Sicilia in età moderna e contemporanea": «Si tratterebbe di un "contenitore" all'interno del quale rientrerebbero, tra gli altri argomenti, il rapporto tra città e campagna e tra lingua e dialetto e lo studio della cultura popolare. Sarebbe opportuno organizzare - ha continuato il preside - una serie di incontri tematici ai quali dovrebbero prendere parte i docenti e gli studenti di entrambi gli atenei coinvolti che avrebbero diritto all'acquisizione di crediti formativi».

A conclusione dell'incontro il prof. Priolo ha ribadito l'importanza di trovare strumenti adatti per la realizzazione delle iniziative scientifiche delle quali si è discusso: «Dobbiamo fare in modo di concretizzare nel minor tempo possibile i nostri progetti. A tal scopo si potrebbero promuovere una "Summer" e una "Winter school" con sedi sia a Rosario, sia a Catania, in modo che gli studenti possano essere invogliati a uno scambio accademico e culturale».