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Scuola superiore, consegnate le pergamene ai 49 neodiplomati

Cerimonia nell'aula magna del Palazzo centrale per gli allievi 'eccellenti'

 
 
22 dicembre 2009
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"Nonostante le grandi difficoltà in cui versa il sistema universitario e la mancanza di risorse, questa struttura, l'unica scuola di eccellenza del Mezzogiorno, continua a svolgere il suo lavoro in maniera egregia e a formare ragazzi dalla preparazione brillante, a cui auguro di potere entrare al più presto nel mercato del lavoro". Con queste parole il rettore dell'Università di Catania Antonino Recca ha aperto la cerimonia di consegna delle pergamene ai 49 nuovi diplomati della Scuola Superiore di Catania, che si è svolta ieri nell'aula magna del Palazzo centrale.

I diplomi sono stati consegnati ai dottori Orazio Aiello, Giuseppe Arrabito, Salvatore Assenza, Filippo Bannò, Marco Berritta, Alessio Campo, Paolo Cardile, Andrea Ciambra, Salvatore Cielo, Saro Nicolò Di Guardia, Marco Di Liberto, Alessandro Di Mare, Giuliana Di Martino, Francesco Distefano, Federica Ficicchia, Paolo Giosuè Giarrusso, Beniamino Guerra, Safaa Jeddari, Davide Leotta, Ivano Lodato, Marco Gaetano Lorenzo Lolicato, Mariacarmela Mancarella, Giuseppina Marchese, Daniele Marletta, Ivan Martino, Antonio Massimiliano Mio, Angelo Mongioj, Stefania Muratore, Melita Nicotra, Alessandro Ossino, Grazia Pellegrino, Simone Petralia, Orazio Portuese, Elio Rosario Virgilio Profumo, Chiara Maria Pulvirenti, Rossella Pulvirenti, Alessandra Romano, Salvatore Scellato, Leonardo Sciacca, Carmela Scirè, Giuseppe Sinatra, Roberta Sinatra, Mario Vincenzo Tomasello, Samuele Tomasi, Venera Trepiccione, Cristina Trigilia, Domenico Vetri, Daniele Virgillito, Silvia Rita Vitale.


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All'incontro hanno partecipato anche il presidente della Scuola, Giacomo Pignataro, il preside della facoltà di Giurisprudenza, Vincenzo Di Cataldo e l'Executive vice president della St Microelectronics, Carmelo Papa.
"I risultati raggiunti da questi ragazzi - ha affermato Pignataro - assumono un maggior rilievo anche in virtù del momento complicato che vive l'Università italiana, non solo quella catanese. Siamo molto preoccupati per gli effetti strutturali che potrà avere la crisi economica globale soprattutto sulle nuove generazioni. Per limitare i danni è necessario investire nei settori che possono rappresentare un valore aggiunto; l'investimento nell'innovazione e nella ricerca è fondamentale per lo sviluppo di una Nazione. Purtroppo, Paesi come India e Cina, che investono nella ricerca scientifica più di noi, l'hanno capito: l'Italia ancora no".

"Recentemente - ha concluso Pignataro - è stata una stilata una classifica delle città più vivibili in Italia. Non è un caso che Trieste risulti al primo posto: lì il 30% dei lavoratori  opera nel campo della ricerca".
Papa, nel suo intervento, ha invece parlato del ruolo della StMicroelectronics  nell'innovazione tecnologica per l'energia e l'ambiente per migliorare la qualità della vita: "La St è stata tra i fondatori della Scuola; l'azienda ha compreso come essa potesse rappresentare un fattore di svolta, in quanto struttura in grado di formare studenti capaci di fare innovazione. E senza innovazione non potremo mai uscire dalla crisi economica che attanaglia la società moderna". "Per questo motivo - ha concluso Papa - St si sta aprendo anche a nuovi mercati: quello dell'energia, dell'automazione e della salute. Stiamo investendo molto tempo e denaro per la ricerca di fonti di alternative di energie, come i pannelli fotovoltaici, convinti che l'innovazione rappresenta un modo per cambiare il mondo in meglio".

Soddisfazione è stata espressa anche dagli allievi che hanno conseguito i diplomi. Ivano Lodato, laureato in Fisica e attualmente ricercatore ad Utrecht, in Olanda, ha sottolineato l'importanza dell'attività svolta all'interno della Scuola per la sua crescita umana e professionale: "Durante questi cinque anni abbiamo svolto, oltre alla normale attività universitaria, diversi corsi interni; siamo stati seguiti da tutor e abbiamo vissuto in una residenza. Abbiamo quindi vissuto l'esperienza del campus: un'esperienza indimenticabile e che ci ha fatto crescere tantissimo".