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Atenei

Nuovo appello della Crui al governo

Ffo 2010-2011: "Via i tagli o università al collasso"

 
 
25 settembre 2009
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Nuovo allarme dei rettori della Crui sull'incombente e consistente taglio di fondi al finanziamento ordinario delle università. L'assemblea generale della Conferenza dei vertici degli atenei italiani, giovedì scorso, ha approvato all'unanimità una mozione nella quale si paventa il "crollo di buona parte del sistema universitario a cominciare dal 2010" con un "irreparabile arretramento nella competizione internazionale" per quanto riguarda la ricerca.

"Nel prendere atto dell'impegno assunto dal Governo di presentare in ottobre il ddl di riforma dell'università e dell' impegno parallelo di  considerare università e ricerca tra le destinazioni prioritarie delle risorse aggiuntive che si renderanno disponibili in seguito alle misure fiscali in corso di applicazione - recita il testo della mozione -, occorre ribadire però con forza l'esigenza di un pieno recupero dei tagli previsti dalla manovra del 2009 sul Fondo di funzionamento ordinario (Ffo) 2010 e 2011 con riferimento sia alle università statali sia alle università non statali. Recupero quantificato con precisione dall'allegato Miur al Dpef per l'esercizio finanziario 2010 presentato alla fine di luglio".

Per la Crui è "essenziale mantenere e, se possibile, incrementare la quota di risorse da attribuire alle università in relazione alla qualità e ai risultati conseguiti nella formazione e nella ricerca scientifica. Ciò deve avvenire attraverso stanziamenti aggiuntivi rispetto alla quota disponibile per il funzionamento di base e per le esigenze incomprimibili di ciascun ateneo. In particolare, occorre prendere atto che il limite di spesa per assegni fissi sul solo FFO non è più funzionale ad alcun intervento di reale contemperamento di spese che crescono per via di automatismi non controllabili da parte degli atenei".

Ma vanno rivisti complessivamente i criteri e i metodi di suddivisione e distribuzione delle risorse, anche alla luce di "criticità, incongruenze di merito e di metodo e dei clamorosi ritardi che stanno contraddistinguendo le assegnazioni sul Ffo 2009, per non dire delle inaccettabili modalità con le quali se ne è data una prima comunicazione lo scorso luglio". I nuovi indicatori, ai quali commisurare le assegnazioni, secondo i rettori dovranno essere "pienamente accertati, verificati a livello internazionale, resi noti con congruo anticipo ed effettivamente significativi per l'intero sistema, nella oggettiva diversità delle situazioni che lo compongono".

Altra richiesta dei rettori è che "si determinino quanto prima condizioni di reale certezza sulle disponibilità finanziarie su un arco pluriennale", in modo da "porre finalmente gli atenei nelle condizioni di raccordare le proprie scelte, in particolare in materia di personale, a disponibilità effettive e sicure nel tempo". La Crui ha detto di condividere l'esigenza di collegare le dotazioni di personale docente di ciascun ateneo a percentuali vincolanti, sul cui raggiungimento impegnarsi in sede di programmazione triennale, quali la presenza di almeno il 40% di ricercatori e una maggiore numerosità dei professori di seconda fascia rispetto a quelli di prima fascia.

Un'ultima richiesta riguarda la situazione dei policlinici universitari e la copertura delle relative spese di personale interamente o parzialmente riferibili all'assistenza e che conseguentemente "non devono più gravare sui bilanci degli atenei interessati".

Nel "prospettare le proprie esigenze e le proprie proposte, e nel ribadire il proprio impegno costruttivo nella difficile fase che si sta attraversando", il documento della Crui si conclude sottolineando l' importanza e "l'estrema delicatezza delle decisioni che Governo e Parlamento si apprestano ad assumere: sono indispensabili scelte riformatrici chiare e coraggiose, adeguatamente sostenute sotto il profilo delle risorse, con cui rilanciare, in una prospettiva pluriennale, il sistema della formazione superiore e della ricerca nel nostro Paese evitando quella che altrimenti si configurerebbe come un suo irreparabile arretramento nella competizione internazionale".

In allegato: Mozione dell'Assemblea generale della Crui (24 settembre 2009)