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'Vincoli più severi i nuovi corsi di laurea'

Il Ministro Gelmini annuncia ulteriori restrizioni per la futura offerta formativa degli atenei

 
 
10 settembre 2009
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Criteri più severi per l'attivazione dei nuovi corsi di laurea già a partire dall'anno accademico 2010-2011, per rendere l'offerta formativa delle università italiane "effettivamente sostenibile e di qualità". Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, ha inviato a tutti i rettori e i direttori amministrativi degli Atenei italiani una nota con la quale preannuncia il varo di una serie di disposizioni restrittive rispetto ai cosiddetti requisiti necessari per l'attivazione dei nuovi corsi di laurea, in applicazione del decreto ministeriale di riforma n. 270/04.

Per quanto riguarda il computo dei requisiti di docenza, il Ministro intende, ad esempio, eliminare gli 'sconti' - inizialmente previsti "per i corsi di studio omologhi, ovvero per i corsi di laurea afferenti alla stessa classe successivi al primo da attivare nella stessa sede della struttura didattica competente o nell'ambito della medesima provincia o delle province confinanti", abolendo anche i 'piani pluriennali di raggiungimento' degli stessi requisiti.

Non potranno, inoltre, essere conteggiate procedure di valutazione comparativa in atto (pur essendo permesso di tenere in considerazione, entro un limite prefissato, incarichi conferiti a docenti di ruolo in pensione), e andranno imposti criteri più severi sul numero minimo degli studenti iscritti ai corsi di studio, nell'articolazione dei corsi di studio in differenti curricula e nell'articolazione dei corsi di studio interclasse. La Gelmini richiede, infine, limiti più rigorosi anche per quanto riguarda la frammentazione degli insegnamenti e il riconoscimento di crediti extrauniversitari.

"Come ho più volte annunciato nelle scorse settimane - osserva il rettore dell'Università di Catania, Antonino Recca -, questi provvedimenti di prossima emanazione, costringeranno anche il nostro Ateneo ad un'ulteriore rivisitazione dell'organizzazione dell'offerta formativa, in particolare per quanto riguarda le sedi decentrate, per le quali, oltretutto, si annunciano, in questo documento, imminenti e specifiche disposizioni".

Su questi punti, infatti, il Ministero intende attivarsi sin dalle prossime settimane: "L'effettiva attuazione di tali interventi - precisa testualmente la nota - richiederà tempi differenziati in relazione allo strumento normativo o amministrativo che dovrà essere utilizzato al riguardo, ma le Università possono fin d'ora mettere a punto l'offerta formativa per l'a.a. 2010/2011 tenendo presenti questi obiettivi, anche valutandone attentamente le implicazioni per quanto riguarda la prosecuzione delle attività nelle sedi decentrate".