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Spin-off universitari e venture capital

"Un'opportunità per lo sviluppo di imprese innovative". Convegno dell'associazione "Amici dell'Università"

 
 
20 giugno 2009
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Come finanziare le imprese e i progetti di ricerca e sviluppo nell'attuale fase di crisi economica e finanziaria che investe il Paese e l'intera comunità mondiale? E' quanto si sono chiesti alcuni studiosi di Economia nel corso di un convegno che si è tenuto sabato mattina nell'aula magna del Palazzo centrale, su iniziativa dell'associazione Amici dell'Università di Catania, aperto dal preside della facoltà di Economia, prof. Carmelo Buttà, che ha portato ai partecipanti anche il saluto del rettore Antonino Recca.

"Nell'ambito dell'Ateneo catanese - ha spiegato il dott. Antonio Pogliese, presidente del sodalizio che ha da poco ripreso la sua attività - intendiamo svolgere un ruolo di raccordo con la società civile e di supporto nel ruolo di attrattore di economie, basato sulla formazione e la divulgazione delle conoscenze, in grado di favorire il recupero di legittimazione della politica". In tale attività si inquadra, dunque, questo primo incontro, ha proseguito Pogliese, dopo aver letto un messaggio auguraledel dott. Alfio Cocuzza, presidente aggiunto onorario della Suprema Corte di Cassazione e della stessa Associazione, mettendo poi in evidenza gli effetti della crisi economica sulla finanza pubblica, sia per le minori entrate sia per le maggiori uscite per la misura anticrisi, con le conseguenti riduzioni delle risorse alla ricerca scientifica.

"Il rimedio per il finanziamento della ricerca - ha concluso - può essere rappresentato, come avviene già da tempo, sotto forma di sperimentazione, in altre realtà accademiche, dal private equity, dalla presenza di giovani imprese ad elevato potenziale di crescita, oppure di "spin off" di grandi imprese in nuovi settori nel venture capital e di finanza evoluta".
In questo settore è già ad esempio attiva lasocietà di gestione del risparmio Vertis Sgr di Napoli, il cui amministratore delegato, prof. Amedeo Giurazza, ha analizzato il punto di vista dell'investitore nel capitale di rischio delle imprese, spiegando dettagliatamente la natura delle operazioni di venture capital, la loro differenza rispetto al private equity, il complesso processo di analisi dell'impresa potenzialmente beneficiaria dei nuovi capitali di rischio e il percorso di avvicinamento di questa all'investitore istituzionale.

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Secondo il prof. Giurazza, anche alla luce della recente costituzione di un fondo per il Sud promosso dalla Presidenza del Consiglio, "c'è spazio nel Mezzogiorno per operazioni di venture capital condotte su imprese del territorio, purchè innovative ed operanti nel settori a rapida crescita".
E' toccato al prof. Faraci, ordinario di Economia e gestione delle imprese all'Università di Catania, analizzare il punto di vista dell'impresa finanziabile, le perplessità e i timori dei nuovi imprenditori verso tali operazioni finanziari che sono gli ostacoli principali allo sviluppo della domanda di venture capital in Italia, attualmente al di sotto del 2% nell'intero mercato per i volumi movimentati. Il docente catanese ha dedicato poi un approfondimento al ruolo dell'Università imprenditoriale e alle modalità di valorizzazione dei risultati dell'attività di ricerca: la gestione strategica della proprietà intellettuale; il trasferimento tecnologico verso le imprese; le iniziative di spin-off universitari ed accademici che attualmente sono poco più di 300, sebbene la maggior parte localizzate nel Centro-Nord.

Dopo un breve dibattito fra i presenti, il preside della Facoltà di Economia, prof. Carmelo Buttà, ha tratto le conclusioni del convegno, soffermandosi sulla "centralità dell'elemento umano nelle relazioni fra investitori finanziari ed imprese partecipate" e rilevando come si debba dare "priorità alla solidità di un vero progetto d'impresa prima ancora che ai profili finanziari, seppur importanti in una logica di rischio-rendimento dell'operazione".

Infine, il prof. Buttà ha discusso il tema della valutazione dell'attività di ricerca universitaria, i cui risultati, soprattutto in un'ottica di sviluppo pre-competitivo, sono importanti per la crescita dell'economia e del sistema delle imprese.