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Crui

A Torino e Palermo il G8 delle Università

Il mondo dell'Università laboratorio di proposte per lo Sviluppo sostenibile

 
 
13 maggio 2009
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Il G8 University Summit 2009 è promosso nell'anno di presidenza italiana del G8 dei Capi di Stato da CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), Politecnico di Torino e Commissione Italiana per l'UNESCO.
Un doppio appuntamento che vedrà impegnate tutte le componenti del mondo dell'Università dei paesi del G8, degli Outreach 5 (Brasile, Cina, India, Messico e Sud Africa), del gruppo MEM (Corea del Sud, Australia, Indonesia) e di alcuni paesi della sponda del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell'America Latina in un confronto sui temi della Sostenibilità.
Per la prima volta, infatti, anche gli studenti sono stati chiamati a dare il loro contributo. Il G8 University Students' Summit, tenutosi l'8 al 9 maggio a Palermo ha visto studenti universitari di 15 paesi discutere di Sviluppo sostenibile e Cultura della legalità per la promozione della pace. Soffermandosi sul ruolo che questi temi hanno nella formazione dei cittadini del futuro. I temi sono stati introdotti dal Premio Nobel Rigoberta Menchu (in video), da Jeremy Rifkin e Piero Grasso. Vincenzo Scotti, Sottosegretario agli Affari Esteri, ha chiuso la manifestazione.

Dal 17 al 19 maggio 2009 al Castello del Valentino di Torino sarà invece la volta del G8 University Summit, come lo scorso anno in Giappone aperto a rettori e presidenti delle Università. Circa 40 delegati si confronteranno in sessioni di lavoro dedicate ai temi dell'Economia, dell'Etica, dell'Ecologia e dell'Energia. Ciascun tema sarà affrontato da un gruppo di lavoro presieduto da un relatore d'eccezione: Mario Monti (former EC Commissioner) per l'Economia, Pei Gang (Accademico della Chinese Academy of Sciences) per l'Etica, James Barber (Presidente dell'International Society of Photosynthesis Research) per l'Energia e Kwabena  Akyeampong - (Viceministro per il Turismo del Ghana) per l'Ecologia.
Il lavoro dei gruppi sarà la base di discussione da cui partirà la sessione plenaria dei delegati per giungere alla Dichiarazione Finale che sarà sottoscritta il 19 maggio e consegnata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in vista del G8 dei Capi di Stato.
"Decidendo di convocare per la seconda volta il Summit delle Università del G8, - ha dichiarato Enrico Decleva, Presidente della CRUI - allargato agli atenei degli altri paesi che maggiormente influiscono sui processi in corso, si è inteso in primo luogo rivendicare il ruolo autonomo e insostituibile del sistema universitario in tali processi e nella costruzione di un mondo sempre più integrato e responsabile. Ne uscirà rafforzata la nostra capacità di operare attivamente  e di dare il nostro contributo alla rete internazionale degli atenei che il Summit di Torino contribuirà sicuramente a consolidare e rafforzare".

Francesco Profumo, Rettore del Politecnico di Torino spiega: "Il G8 University Summit rappresenta un'occasione unica per riunire rettori e presidenti di atenei di così tante Nazioni per riflettere insieme sul ruolo fondamentale dell'Università e su come rilanciarlo alla luce dell'attuale contesto mondiale, in cui le esigenze di formazione e di ricerca sono profondamente mutate. Il tema identificato per il Summit di quest'anno è il contributo che le università, tramite la loro funzione educativa, possono svolgere nel promuovere uno sviluppo sostenibile e responsabile, a livello locale e globale ed è per noi motivo di orgoglio che il primo Summit a tenersi in Europa si svolga in Italia, in particolare a Torino, città protagonista di grandi eventi internazionali e abituata a raccogliere le sfide per l'innovazione". "Credo infatti " - conclude il Rettore Profumo - "che l'Università possa e debba essere anticipatrice del futuro. Dove si fa ricerca e si formano i giovani, in un laboratorio virtuale governato dalla dialettica transnazionale del sapere che non conosce barriere culturali o linguistiche, lì prende corpo la sperimentazione e si genera innovazione. Sia questa un nuovo modello di green campus realmente sostenibile, che possa essere esportato e applicato ad altre realtà e guardato anche dalla politica e dall'economia come un microcosmo delle nostre società, o uno sforzo intellettuale verso un nuovo modello di interazione e collaborazione su scala globale".

"La creazione di una società sostenibile e pacifica non è solo un sogno - sostiene Giovanni Puglisi, Vice Presidente della CRUI e Presidente della CNI per l'UNESCO - Non si può immaginare tuttavia che essa sia riservata a pochi fortunati, deve essere aperta a tutti. In quest'ottica, un sostanziale avanzamento in tema di accordi internazionali sullo sviluppo può partire proprio dall'educazione. Tramite gli strumenti offerti dalla scuola e da altri contesti culturali e formativi si garantisce agli individui la possibilità di accedere ad un migliore stile di vita e a migliori opportunità e scelte. Sono tutti gli aspetti dell'esistenza - prosegue Puglisi - a rappresentare occasioni di crescita e di confronto con gli altri e in questo senso lo stile e le scelte di vita giocano un ruolo essenziale. Qui si colloca la necessità di promuovere la cultura della pace e della legalità. Senza un clima di pace non si può creare sviluppo e senza cultura della legalità i gruppi sociali non possono interagire positivamente nella società multiculturale".