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Ateneo

Approvate modifiche allo Statuto e al Regolamento generale

Il mandato di rettori, presidi e direttori di dipartimento durerà 4 anni


 
 
30 gennaio 2009
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Il Senato accademico dell'Università di Catania, nella seduta di lunedì scorso 26 gennaio, ha approvato all'unanimità le proposte di modifica dello Statuto d'Ateneo che introducono alcuni importanti cambiamenti riguardanti la governance accademica, così come peraltro contenuto nel programma elettorale dell'attuale rettore Antonino Recca, insediatosi nel novembre del 2006.
Con la sola astensione dei rappresentanti degli studenti, sono state inoltre approvate alcune modifiche al Regolamento Generale d'Ateneo. L'approvazione di tali provvedimenti, molti dei quali aggiornano sostanzialmente la 'carta' in vigore dalla metà degli anni '90, giunge al termine di un dibattito che ha coinvolto anche i consigli di facoltà e di dipartimento dell'Università etnea.

Uno dei punti fondamentali riguarda il prolungamento, a partire dalle prossime tornate elettorali, da tre a quattro anni per il mandato del rettore, dei presidi, dei direttori di dipartimento, presidenti corsi di studio, direttori delle scuole di specializzazione, responsabili di unità decentrate, e componenti elettivi (escluso rappresentanti degli studenti, il cui mandato rimane biennale) di Senato accademico e Consiglio di amministrazione. Tutte le cariche sono immediatamente rinnovabili una volta sola. Resta comunque fermo il divieto di espletamento consecutivo di un terzo mandato, anche nel caso di svolgimento di mandati triennali.

Lo stesso prolungamento - sancito anche da alcuni articoli specifici del Regolamento - riguarda la durata degli incarichi del Direttore amministrativo e dei componenti del Collegio dei revisori dei conti. Viene altresì fissata in 4 anni la durata dell'incarico dei componenti del Nucleo di valutazione, della Commissione per la ricerca scientifica, della Commissione paritetica per la didattica, della Commissione per l'organizzazione, del Garante, delle strutture museali e archivistiche e di altri centri servizi d'Ateneo.

Il rettore può adesso invitare a partecipare alle adunanze del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione, limitatamente a specifiche questioni all'ordine del giorno e senza diritto di voto, i delegati rettorali, il presidente del Nucleo di valutazione, i dirigenti, esperti esterni, nonché, per le materie di particolare interesse per gli studenti, il presidente della Consulta degli studenti.

Le nuove disposizioni contenute nel Regolamento generale d'Ateneo prevedono che le date delle votazioni per il Rettore siano stabilite dal Decano, "su conforme parere del Senato accademico, in modo che le stesse siano comprese tra il 15 aprile (e non più dal mese di settembre) e il 10 ottobre antecedente la scadenza del mandato del rettore in carica, data entro la quale devono comunque essere concluse le operazioni di voto".

Viene esteso, infine, ai ricercatori non confermati l'elettorato attivo per le rappresentanze delle aree scientifiche in Senato accademico e per l'elezione del preside di facoltà, e l'elettorato attivo e passivo per i consigli di dipartimento.