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Ateneo

Il messaggio di auguri del Rettore


 
 
22 dicembre 2008
di Antonino Recca
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* Rettore Università di Catania

L'anno che sta per concludersi è stato per me carico di impegni di lavoro: a Catania, con la partecipazione di molti che sono stati presenti, anche per le loro cariche istituzionali, per riportare l'Ateneo a posizioni prestigiose, e a Roma, tra l'altro anche quale componente della Giunta della Conferenza dei rettori delle università italiane.

Nel nostro Ateneo, sempre in assoluta trasparenza e condivisione, insieme abbiamo attuato riforme strutturali; preso decisioni operative sulla didattica e sulla ricerca scientifica; assunto una posizione chiara ed inequivocabile sull'autonomia dell'Azienda Policlinico e sull'insopprimibile necessità di un lavoro di concerto tra l'Amministrazione dell'Azienda, il rettore e la facoltà di Medicina e chirurgia dell'Ateneo insieme al personale docente, tecnico-amministrativo e sanitario, al fine di migliorare la qualità della Medicina universitaria. Abbiamo stimolato un maggiore coinvolgimento degli studenti nella vita universitaria e curato una riorganiz-zazione delle aree e degli uffici amministrativi, anche con l'avvio delle progressioni di carriera del personale tecnico-amministrativo e attraverso i processi di stabilizzazione - per primi tra le Università italiane - nelle forme consentite dalla normativa, così da non disperdere le positive esperienze professionali maturate all'interno dell'Ateneo.

Gli interventi decisi nei confronti dei Consorzi universitari hanno cominciato a dare risultati positivi anche in ordine al recupero di quanto da essi da tempo dovuto al nostro Ateneo, con ricaduta naturalmente positiva per l'intera amministrazione.
Particolare attenzione è stata e continuerà ad essere rivolta ad un problema di rilevante importanza per l'Ateneo e per tanti giovani studiosi: assicurare, per quanto potrà essere possibile, un'occupazione stabile ad una parte dei tanti ricercatori precari presenti nelle facoltà e nei dipartimenti dell'Ateneo, preziose competenze da non disperdere.
Grazie alla politica di rigorosa gestione delle risorse, che insieme abbiamo saputo con saggezza e con lungimiranza realizzare, ci sono stati recentemente assegnati, proprio all'inizio di dicembre, dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, 545 mila euro per procedere, in regime di cofinanziamento, all'assunzione di 28 giovani ricercatori, che si aggiungono agli altri 24, con procedure di selezione in corso, relativi alla quota di 475 mila euro per il 2007.

Tutti sappiamo che gli studenti sono la risorsa più preziosa per la nostra società; nei loro confronti abbiamo assunto l'impegno di accompagnarli nel percorso formativo, garantendo un'attività didattica di qualità alimentata da una ricerca scientifica orientata verso l'eccellenza. A tal proposito, assai importanti sono stati i risultati conseguiti dal nostro Ateneo nell'ambito dei finanziamenti ministeriali a progetti di ricerca riconosciuti di interesse nazionale, i cosiddetti PRIN. E sono gli stessi studenti che hanno ripetutamente manifestato, a ragione, la ferma contrarietà alla riduzione del finanziamento statale alle università, soprattutto a quelle ad amministrazione virtuosa che, come ha fatto il nostro Ateneo, hanno attuato una politica di rigorosa gestione delle risorse.

Gli sforzi compiuti per riportare a posizioni di prestigio l'Ateneo potrebbero, tuttavia, apparire ben poca cosa di fronte ai recenti fatti collegati all'indagine dell'autorità giudiziaria concernente l'edificio 2 della Cittadella universitaria. Ancorché i fatti si riferiscano agli anni della precedente amministrazione, essi sono oggi oggetto di grande attenzione, sia all'interno sia all'esterno dell'Ateneo, in quanto - da una parte e dall'altra - vi sono coinvolte persone impegnate, pur con ruoli diversi, in attività di lavoro, di studio e di ricerca. E' questo un motivo di grande sofferenza, che mi induce a manifestare forte, con l'intero Senato accademico, il desiderio che si faccia chiarezza, su ciò che è accaduto e sulle eventuali responsabilità, e ad esprimere sentimenti di solidarietà nei confronti delle famiglie interessate, quali che siano i risultati delle indagini, e a tutto il personale docente, tecnico, amministrativo e agli studenti, che si trovano oggi a vivere particolari sacrifici per l'indisponibilità delle strutture.

Confido, perciò, nell'azione dell'Autorità giudiziaria, che saprà operare, presto e bene, anche al fine di evitare strumentalizzazioni e allarmismi, che la stessa Procura della Repubblica ha pubblicamente stigmatizzato.
Con la stessa fermezza con cui rifiutiamo processi sommari e gogne mediatiche, dichiariamo sin d'ora - come ha affermato nei giorni scorsi il Senato accademico - la nostra intenzione di contribuire con ogni mezzo processuale all'accertamento dei fatti e ribadiamo l'impegno a garanzia della sicurezza dell'Ateneo.

Il nuovo anno viene da molti e da più parti indicato come parecchio problematico sul piano economico, quale diretta conseguenza della crisi internazionale che ha caratterizzato l'ultimo quadrimestre dell'anno in corso. Sono quanto mai necessari l'impegno e la collaborazione di tutti nella costruzione di migliori condizioni di vita, di un futuro economico che consenta di superare presto le preoccupazione attuali e che quindi sia assolutamente migliore del presente, di una Università eccellente al servizio di una società solidale nei confronti di quanti hanno bisogno di aiuto e di uscire dalla disoccupazione e dalla precarietà del lavoro.

Da parte mia, mentre ringrazio per le manifestazioni di affetto, di simpatia e di amicizia che mi sono state sempre rivolte, più recentemente durante i miei incontri per lo scambio degli auguri nelle Facoltà e negli Uffici amministrativi, e per la collaborazione che generosamente mi è stata data durante l'anno, rivolgo ai docenti, al personale tecnico-amministrativo e sanitario, agli studenti, con preghiera di farsi portatori nei confronti delle loro famiglie, un fervido augurio di un sereno Natale e di un Anno nuovo di successi, di certezze, di operosa partecipazione alla realizzazione di un mondo migliore che dia sicurezza alle famiglie, e a tutte le persone a ciascuno care.
Per quanto riguarda la nostra comunità universitaria, sono certo che la collaborazione di ciascuno nella gestione condivisa del  nostro Ateneo continuerà ad esserci ed anzi sarà più puntuale ed intensa.

Essendo ormai iniziato il terzo anno della mia carica di rettore dell'Ateneo ed avendo già realizzato con l'aiuto di moltissimi della comunità universitaria, e con la presenza consultiva e deliberante degli Organi collegiali di governo, notevole parte del mio programma per il triennio 2006-2009, sempre con piena condivisione degli obiettivi da conseguire, degli indirizzi e dei metodi di lavoro, manifesto la mia volontà di presentare la mia candidatura per il secondo mandato. Poiché ritengo che il programma debba prendere forma attraverso la partecipazione ed i suggerimenti dell'intero elettorato, solleciterò a tal proposito l'avvio di un dibattito interno affinché ciascuno possa esprimere il proprio parere su quanto è già stato svolto e formulare suggerimenti e proposte operative per il lavoro da svolgere nei prossimi anni e per gli obiettivi da raggiungere.

Ancora auguri a tutti, di prosperità, di serenità e di pace.