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Sequestro Facoltà Farmacia: Procura, no a fughe in avanti


 
 
01 dicembre 2017

2008-12-09 12:29

SEQUESTRO FACOLTA' FARMACIA: PROCURA, NO A FUGHE IN AVANTI

(ANSA) - CATANIA, 9 DIC - "L'indagine è stata promossa d'iniziativa dall'autorità giudiziaria ed è pervenuta a concreti risultati sul piano investigativo grazie al riserbo che ne ha accompagnato la sua origine e sviluppo".

Lo afferma la Procura della Repubblica di Catania, in una nota, sull'inchiesta avviata sull'inquinamento e il sequestro della sede della facoltà di Medicina e sull'inchiesta in corso su collegamenti con malattie e decessi tra le persone che vi hanno lavorato.

Secondo la Procura di Catania "può essere utile se non addirittura indispensabile per un migliore approfondimento dei fatti il contributo degli interessati e di tutti coloro che hanno avuto un qualsiasi ruolo nei fatti investigati, che hanno pertanto il dovere di immediatamente e direttamente riferire all'autorità giudiziaria, senza la necessità di mediazioni o interferenze di soggetti non istituzionali allo scopo di evitare dannose strumentalizzazioni che potrebbero solo nuocere al corretto sviluppo delle indagini, perché provocate da finalità estranee agli obiettivi effettivamente perseguiti nel procedimento: e cioé, l'individuazione degli effettivi responsabili e dei reati commessi".  

La Procura di Catania si dice "ben consapevole del dovere di informazione" e per questo, sottolinea, "si assume l'onere, come per il passato, di fornire, compatibilmente con il rispetto del segreto investigativo, tutte le notizie di interesse per l'opinione pubblica e ciò anche allo scopo di evitare la diffusione di notizie incontrollate ed inesatte attinte da fonti non ufficiali che sarebbero certamente di pregiudizio".

Secondo la Procura di Catania, infatti, 'fughe in avanti'' potrebbero recare danni" alla privacy, con l'indebito coinvolgimento di persone estranee ai fatti, inopportunamente chiamate in causa con la diffusione di notizie attinenti anche alla salute individuale".

Ma anche "al sereno e corretto ulteriore sviluppo delle indagini con lo scoraggiare possibili collaborazioni da parte di chi è informato dei fatti" e "al regolare funzionamento dell'università per effetto di possibili ingiustificati allarmismi estesi anche a settori dell'ateneo neanche in via del tutto ipotetica o assolutamente teorica interessati o coinvolti nelle indagini". (ANSA).

TR/ S41 S0B QBKS