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Liaison office

Start Cup Catania, i tre progetti vincitori

Cerimonia di premiazione a Villa Citelli

 
 
31 ottobre 2008
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Un'azienda in grado di progettare e realizzare impianti e apparati per la produzione, il trasporto e l'impiego di radiazioni ionizzanti, per il trattamento di vari tumori con fasci accelerati di particelle nucleari (Htc - Hadron Therapy Components).
Lo sviluppo e la realizzazione di nuovi sistemi di rilevazione basati su sensori innovativi di particelle (Rilevatori e sistemi di rilevazione per uso industriale, medico e di ricerca scientifica).
E infine un servizio di identificazione e classificazione delle specie viventi, animali e vegetali tramite l'analisi di una porzione del Dna (il cosiddetto "codice a barre"), che permetta di rendere completa ed univoca la tracciabilità genetica degli alimenti o di individuare gli elementi chimici più adatti per combattere le specie parassite in agricoltura ("Abaco, Analisys of Bar Code").

Sono queste - in ordine di graduatoria - le tre idee imprenditoriali premiate al termine della quarta edizione della Start cup Catania, la competizione locale fra progetti di impresa ad alta tecnologia (Business plan competition), collegata al Premio nazionale per l'innovazione (Pni 2008) e promossa dal Liaison office dell'Università di Catania, la cui cerimonia finale si è tenuta giovedì sera nella sede universitaria di Villa Citelli.
All'incontro sono intervenuti - oltre ai vincitori, rispettivamente i docenti Salvatore Lo Nigro, Gaetano Palumbo e il dott. Giuseppe Puglia - il pro-rettore Maria Luisa Carnazza, che ha messo in evidenza il valore di un'iniziativa d'Ateneo che collega il momento della ricerca pura con la creazione d'impresa e di occupazione -, la delegata del rettore al Liaison office, Margherita Poselli, e i rappresentanti delle istituzioni partner della manifestazione: Alfio Franco Vinci, direttore di Confindustria Catania, Gaetano Garozzo, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania, il componente della Giunta della Camera di commercio Antonino Nicolosi, e il responsabile Customer care di Catania di Vodafone Italia (sponsor strategico del Premio nazionale dell'innovazione e delle varie competizioni locali) Cristiano Cavalletti. Sono inoltre intervenuti, in rappresentanza degli istituti bancari che hanno sostenuto finanziariamente l'iniziativa, il dott. Rosario Ruju, responsabile per i rapporti con gli Enti locali - Sicilia orientale del Monte dei Paschi di Siena, e il dott. Santo Sciuto, vice direttore generale del Credito Siciliano.
Presenti anche il quarto e il quinto classificato nella competizione tra idee imprenditoriali innovative: Giancarlo Pregadio (progetto "Happy Health") e Carlo Condarelli ("Youcultures").

I tre vincitori riceveranno premi in denaro del rispettivo valore di 10.000, 5.000 e 3.000 euro e parteciperanno il prossimo 27 novembre, al Politecnico di Milano, alla finale del Pni 2008, concorrendo con i vincitori delle altre competizioni locali. "Il Premio nazionale per l'Innovazione - ha sottolineato Cavalletti - funziona come pista di decollo per le nuove idee d'impresa ed è un modello che ha dimostrato di funzionare bene, visto che oggi sono presenti sul mercato 250 imprese ad alta tecnologia nate all'interno degli incubatori di ricerca. Per tali motivi, Vodafone Italia ha scelto di confermarsi quale partner strategico del Premio, perché come azienda crede nell'innovazione, quella utile al cliente, che da sempre ha contraddistinto la sua attività, e consegnerà, alla finale nazionale, il Primo Premio Vodafone del valore di 60.000 euro".

"I fasci di adroni - ha spiegato il prof. Lo Nigro, la cui idea è stata sviluppata grazie ad una collaborazione tra l'Università etnea, i Laboratori nazionali del Sud (Infn) e il Centro siciliano di fisica nucleare e struttura della materia, che ha portato alla nascita del primo centro di trattamento di tumori dell'occhio con fasci di protoni - si possono indirizzare con straordinaria precisione su bersagli ben definiti, riducendo al minimo il danneggiamento nella parte di materia attraversata. L'idea è quella di realizzare apparati meccanici e delettronici per la produzione, il trasporto e l'impiego di radiazioni ionizzanti, linee di trapsorto di protoni per applicazioni cliniche, sistemi di immobilizzazione dei pazienti per i trattamenti oncologici dell'occhio e della base del cranio".
Il progetto del prof. Palumbo riguarderà lo sviluppo di nuovi sistemi per la rilevazione di radiazioni ionizzanti, la telemetria, comunicazioni satellitari, trasporti e settore automobilistico, monitoraggio di strutture e manufatti storici e artistici.
Infine, trova la giusta evidenza nella "stagione delle idee" (lo slogan scelto da questa edizione della Start Cup etnea), l'idea del giovane ricercatore Giuseppe Puglia: "La tecnologia che intendiamo sviluppare - spiega - permetterà ad esempio alla Grande distribuzione di esercitare efficacemente attività di 'surveillance', attraverso l'esame di una regione di dna univocamente definita, leggibile semplicemente da brandelli di tessuti, le caratteristiche di origine e provenienza di qualunque prodotto".