"Ognuno di noi, dentro di sé, custodisce un pezzo di stella.". Ha regalato anche intense suggestioni poetiche la "lezione dottorale" di Claus Rolfs, astrofisico nucleare tedesco che, venerdì pomeriggio, ha ricevuto la laurea specialistica honoris causa in Fisica dall'Università di Catania, nel corso di una solenne cerimonia che si è tenuta nell'aula magna del Palazzo centrale.

"Le ricerche condotte negli ultimi 50 anni - ha spiegato Rolfs - hanno dimostrato, che gli esseri umani sono connessi con lo spazio e il tempo passato attraverso una comune eredità cosmica: gli elementi chimici che compongono il nostro corpo, creati nel corso di molti miliardi di anni dalle reazioni nucleari attive negli interni caldissimi di stelle molto distanti nello spazio e nel tempo".

"Assemblando questi elementi - ha proseguito lo scienziato, che da oltre un ventennio collabora attivamente con i Laboratori nazionali del Sud dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare e con gruppi di ricercatori catanesi -, la terra ha raggiunto le condizioni che hanno reso possibile la vita. Quindi, ogni creatura vivente sulla terra ha dentro di sé gli elementi chimici formati nelle profondità della nostra Galassia, in un passato migliaia di volte più remoto dell'inizio dell'evoluzione umana. Ogni parte del nostro corpo, infatti, contiene materiale che è stato esposto alle enormi temperature e pressioni presenti nel centro di una stella; dove il ferro presente nel nostro sangue, l'ossigeno che noi respiriamo, il carbonio e l'azoto nei nostri tessuti e il calcio nelle nostra ossa si sono originati".

Il pro-rettore dell'Università di Catania, Maria Luisa Carnazza, presentando l'illustre "neo-laureato" ha rilevato che "il suo nome è associato, a livello mondiale, allo sviluppo dell'Astrofisica nucleare sperimentale, al servizio della quale ha elaborato metodi di misura innovativi e apparati teorici ed empirici che oggi vengono studiati e impiegati in molti laboratori nel mondo. All'intensa attività di ricercatore, Rolfs ha sempre associato le importanti missioni di docente e divulgatore". E il preside della Facoltà di Scienze, Antonino Lo Giudice, ha elencato i passaggi fondamentali della carriera dello studioso tedesco, insieme con il lungo elenco dei riconoscimenti ricevuti in tanti anni per le sue ricerche.

"Come uomo, scienziato e maestro - ha affermato il prof. Rosario Aldo Zappalà nella sua 'laudatio', il prof. Rolfs ha ampiamente dimostrato di possedere, oltre alle sue innate doti di sperimentatore, curiosità, creatività, fantasia, perseveranza. Egli ha dedicato la sua attività di fisico sperimentale a conoscere dettagliatamente la produzione dell'energia nelle stelle e l'origine degli elementi chimici". Al suo impegno si devono, tra gli altri, i progetti LUNA-Laboratory Underground Nuclear Astrophysics (il primo acceleratore sotterraneo per l'astrofisica nucleare posto nei laboratori del Gran Sasso), determinante per la soluzione del problema dei neutrini solari (Nobel 2002), e un separatore chiamato ERNA, European Recoil Separator for Nuclear Astrophysics, che apre all'umanità una possibile soluzione al problema delle scorie radioattive delle centrali nucleari a fissione.

E' stata poi più volte sottolineata la collaborazione del prof. Rolfs con gli astrofisici nucleari sia sperimentali che teorici di Catania, che ha favorito oltrettutto lo scambio di giovani ricercatori, per tesi e dottorati, tra la nostra università e l'istituto di Bochum, dove Rolfs opera: "Il gruppo sperimentale catanese guidato dal prof. Claudio Spitaleri - ha aggiunto Zappalà - è diventato punto di riferimento mondiale per lo studio di reazioni nucleari a energie astrofisiche con il metodo indiretto noto come Cavallo di Troia, allo sviluppo del quale, il prof Rolfs ha collaborato".

A Catania ha inoltre sede la Scuola internazionale di Astrofisica nucleare sperimentale di cui il prof. Claus Rolfs è stato ispiratore e cofondatore, insieme con il prof. Spitaleri e il prof. Zappalà: Scuola che oggi è ritenuta una delle più prestigiose e vitali in questo campo. "Sono nato in un piccolo villaggio della Foresta Nera - ha concluso, visibilmente commosso, Rolfs -, negli stessi luoghi dove nacque Federico II. E come lui amo profondamente la Sicilia e mi sento sempre a casa qui con voi".