E' tempo di bilanci per la "Notte dei Ricercatori" catanese. Venerdì scorso alla Cittadella universitaria la manifestazione, che si svolgeva contemporaneamente in numerose altre città italiane ed europee, ha richiamato circa diecimila visitatori di tutte le età che hanno affollato gli oltre ottanta stand allestiti nelle varie strutture e assistito agli esperimenti e alle dimostrazioni con interesse e curiosità, 'incalzando' letteralmente i numerosi giovani ricercatori con richieste di spiegazioni e approfondimenti. "Un successo di pubblico ben al di sopra delle aspettative iniziali - commentano Alfio Lombardo, delegato d'Ateneo per la ricerca strategica, e Alessandra Renna, coordinatrice della manifestazione - per un evento di questo tipo, inedito in Sicilia".
Una gratificazione, quella espressa dalle parole dei cittadini che hanno dimostrato apertamente di apprezzare l'iniziativa ("Dovreste farne più spesso di manifestazioni così", molti dicevano), che ha ampiamente ripagato i promotori e i partecipanti della fatica dovuta a mesi di duro lavoro preparatorio e anche dei piccoli intoppi e disguidi logistici e organizzativi, inevitabili quando si mette in piedi per la prima volta un evento di questa portata. "Non ci è bastato sapere che la Comunità europea ha creduto sin dall'inizio nel progetto dell'Università di Catania e degli altri enti partner, cofinanziandolo in primissima battuta insieme a quelli di altri due Atenei prestigiosi come Milano e Torino - proseguono Renna e Lombardo -; al contrario, ci siamo sentiti responsabilmente debitori nei confronti di chi ha creduto in noi, consapevoli di essere pur sempre alla prima esperienza nell'organizzazione di una manifestazione che non ha avuto uguali in Sicilia".
Piacevolmente colpito del grande numero di visitatori accorsi alla Cittadella anche il rettore Antonino Recca, che ci tiene a evidenziare "l'entusiasmo e la fattiva collaborazione con cui i ricercatori dell'Ateneo catanese, dell'Infn-Laboratori Nazionali del Sud, dell'Inaf, del Cnr e del Consorzio Cometa e di tutti gli enti di ricerca e dei centri universitari che hanno partecipato (Ingv, Cutgana, Cinap, ecc.) alla realizzazione di questo evento". In tutte le attività in programma - sottolinea il rettore - sono stati impegnati un gran numero di ricercatori, dottorandi, studenti che, prestando gratuitamente la loro opera, anzi spesso cofinanziandola, hanno dimostrato una gran voglia di 'comunicare la scienza' a un pubblico di non addetti ai lavori che ha risposto in massa a questo richiamo".
"Se la manifestazione ha avuto successo - aggiungono il prof. Lombardo e la dott.ssa Renna -, lo dobbiamo principalmente a loro. Al di là di tutte le criticità organizzative, l'obiettivo 'europeo' di raggiungere il vasto pubblico comunicando che i ricercatori sono 'persone comuni capaci di fare cose eccezionali', migliorando la qualità della vita di tutti, è stato certamente raggiunto". Come dimostrano anche le molteplici adesioni agli altri eventi in programma per la "Notte dei Ricercatori 2008": dai musei universitari aperti fino a tarda notte, alle visite guidate nelle riserve naturali gestite dal Cutgana dell'Università di Catania, alle osservazioni del cielo nelle sedi dell'Osservatorio Astrofisico.