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Notizie
Notte dei Ricercatori

Quando la ricerca incontra l'arte


 
 
29 settembre 2008
di Giuseppe Melchiorri
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"La fisica e la musica", "Graal Fiction", Triste Tristano. L'invenzione del triangolo", "Fisica applicata ai beni culturali" e "L'archeologia oggi". Sono le cinque attività facenti parte de "La ricerca incontra l'arte", una delle undici aree tematiche della prima edizione catanese de "La Notte dei Ricercatori".

L'arte e la scienza a braccetto per una serata di buona musica. Si può riassumere così la prima delle cinque attività, "La fisica e la musica". Si è esibito, infatti, l'Ensemble Mille Regretz in un concerto dal titolo "Canti d'amore, di pena, di lieto vivere. Da Pitagora a Monteverdi". L'esibizione è stata anticipata da una breve premessa sul rapporto che persiste tra la scienza e la musica, ovvero tra l'algebra e l'armonia, da Pitagora in poi. L'Ensemble, composto da 25 elementi e diretto dal docente di Acustica musicale Salvatore Pappalardo, ha poi eseguito diverse composizioni polifoniche, seguendo un percorso nel Rinascimento in Italia e in Europa.

"Graal Fiction" e "Triste Tristano" sono due documentari realizzati da Stefano Rapisarda, del dipartimento di Filologia Moderna. Ricostruiscono rispettivamente la fortuna nella cultura occidentale moderna e contemporanea della storia del Santo Graal e di Tristano e Isotta. "Abbiamo cercato di realizzare con il mio gruppo due documentari di divulgazione scientifica e al contempo di facile fruizione" ha commentato Stefano Rapisarda. "Sono tentativi di cinema di montaggio: partendo dalle opere di Richard Wagner e passando per i film di registi come Luis Buñuel e François Trauffaut, abbiamo voluto analizzare la persistenza nella cultura di oggi di questi due miti medievali.


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"Fisica applicata ai beni culturali"era uno stand organizzato dal Laboratorio di Datazione tramite Luminescenza e di Metodologie fisiche applicate ai Beni Culturali (LDL&BBCC). I referenti del progetto erano Olindo Troja e Anna Maria Gueli.

"Il nostro laboratorio- ha detto Anna Gueli- dipende dal dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Catania e si occupa dello studio dell'analisi di materiale inorganico di interesse in campo archeologico e storico-artistico.Lo stand che abbiamo organizzato, oltre a spiegare la nostra attività, prevede anche un laboratorio interattivo nel quale si realizzano delle misure di colore su pigmenti pittorici: è una metodologia all'avanguardia che noi utilizziamo per la conservazione ed il restauro di dipinti e di opere policrome di vario tipo".  


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Infine "L'archeologia oggi", cioè una mostra organizzata dai ricercatori dell'Ibam Cnr (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali) di Catania. Salvatore Rizza, il referente di questo progetto, ha spiegato: "Il nostro istituto si occupa di archeologia e dello studio dei beni culturali. Realizziamo missioni archeologiche in Italia e all'estero. Attualmente gli scavi in cui siamo impegnati sono due: a Creta e in Turchia. Questa mostra vuole essere un sunto del nostro lavoro e delle nostre attività, sia per quanto riguarda gli scavi sia per quanto riguarda le tecniche da noi utilizzate per l'analisi e il restauro di reperti e monumenti".