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Ateneo

"Eventi interdisciplinari che stimolino gli studenti"

Intervista alla nuova delegata del rettore ai Circuiti culturali, Sara Gentile

 
 
01 agosto 2008
di M.C.
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"Un programma di eventi aperto e interdisciplinare, in grado di suscitare in primo luogo l'interesse degli studenti e coinvolgerli su una serie di tematiche attuali di impegno sociale e di intrinseco valore didattico, senza trascurare anche aspetti più ludici e ricreativi". E' questo, in estrema sintesi, il "fil rouge" che contraddistinguerà le attività del settore dei Circuiti Culturali d'Ateneo, nell'interpretazione che ne dà la nuova delegata del rettore, la professoressa Sara Gentile, docente di Scienze politica e di Analisi del linguaggio politico al Dipartimento di Analisi dei Processi Politici Sociali e Istituzionali (Dappsi), che ha assunto l'incarico dal 24 maggio scorso.

"Sono molto soddisfatta e gratificata da questa delega che il prof. Recca ha deciso di affidarmi - spiega -, pur in un momento difficile per l'ateneo e per tutto il sistema universitario italiano. Le attività culturali di un'istituzione come l'Università di Catania rappresentano certamente un compito bello ma molto impegnativo, che comporta quotidianamente l'onere e l'obbligo di fare delle scelte, sulla base dello specifico 'riferimento ai valori' che weberianamente contraddistingue ciascuno di noi, per la propria storia, personalità, o biografia intellettuale e politica: un  criterio, questo, che mai deve divenire però arbitrio o faziosità, se non si vuol tradire la funzione istituzionale imposta dalla delega. Inoltre, progettare le attività culturali implica attenzione costante ad una finalità che è essenziale per l'Università come istituzione, cioè l'impegno tenace verso l'approfondimento del sapere non astratto, ma accompagnato dal continuo rapporto con la concreta realtà delle democrazie contemporanee".

"Sto utilizzando questo periodo di tempo prima della pausa estiva - aggiunge la prof.ssa Gentile - per fare il punto sulle risorse disponibili e definire una serie di eventi da realizzare da ottobre in poi. E' una delicata fase di incubazione, insomma, un lavoro in sordina ma estremamente utile e appassionante, che serve a conoscere meglio i collaboratori, a riprendere il dialogo ed i rapporti già instaurati con gli interlocutori sociali e culturali e metterne in cantiere di nuovi, e al tempo stesso capire quali settori privilegiare".

Quali criteri utilizzerà, allora, per la stesura del "cartellone" di eventi?
"Il primo imperativo è quello di mantenere sempre alto il livello dell'interesse per gli studenti e degli studenti che, pur senza trascurare le altre componenti accademiche, devono sentirsi gli interlocutori privilegiati, i 'primi fruitori' del servizio che l'Università mette loro a disposizione. Gli studenti vanno coinvolti su vari livelli, vanno sollecitati e, se necessario, anche pungolati. Penso, innanzitutto, ad alcuni incontri, tra conferenze e dibattiti, che servano ad approfondire argomenti che fanno già parte del loro percorso di studi. E poi certamente anche ad iniziative che rispondano ad esigenze diverse del mondo studentesco, per così dire, più ludiche, come concerti o mini-rassegne cinematografiche, mostre ed esposizioni potenzialmente attraenti dal punto di vista artistico, ma che siano caratterizzate da impegno sociale su tematiche vicine al mondo dei giovani".

Lei parla di un programma "aperto e interdisciplinare": cosa intende?
"Il presupposto imprenscindibile di questi eventi dovrà essere proprio l'interdisciplinarietà, la possibilità cioè di fruire dell'apporto di diversi punti di vista simultanei e, perché no?, di mettere a confronto interessi scientifici e culturali diversi. Un tema come la crisi della modernità o la trasformazione della società italiana, ad esempio, suscita certamente l'interesse e il contributo di studiosi e studenti sia di facoltà umanistiche che scientifiche. Così come l'argomento del primo incontro che terremo all'inizio del mese di ottobre, sulla "qualità della democrazia", ci permetterà di soffermarci - insieme con il prof. Stefano Rodotà, esimio docente di Diritto pubblico all'Università La Sapienza di Roma, su un tema attualissimo e dalle molteplici valenze, che chiama in causa i concetti di libertà, sicurezza, diritti, cittadinanza, immigrazione, solidarietà. Concetti che sono alla base della convivenza associata, e sui quali si interrogano quotidianamente esperti ed operatori di vari settori.
La connotazione di apertura sarà data dalla ricerca di un rapporto intenso e proficuo con l'ambiente, in senso lato, e con il territorio in senso stretto. Vogliamo dialogare - così come ha sempre fatto l'Università, nell'ambito delle sue missioni istituzionali, con tutti i soggetti attivi nel nostro contesto: gli enti locali, i sindacati, i vari referenti sociali, gli operatori culturali. E al tempo stesso ci attendiamo un ricco contributo alla programmazione anche dall'interno dell'ateneo (facoltà, dipartimenti, centri di servizio, Comitato pari opportunità, ecc.) e dall'Ersu. La nostra vuole pertanto essere una progettualità sempre 'in itinere", contraddistinta certamente dalla capacità di interagire con i fermenti del sociale e di accogliere proposte, suggerimenti e arricchimenti, ma anche dalla statura pienamente istituzionale e conforme al ruolo, in ossequio alle finalità della missione culturale di un soggetto come l'Università".

Un'ultima domanda. Continuerà ad esistere un sito web che promuova le iniziative dei Circuiti Culturali?
"Anche questo aspetto viene a rafforzare l'obiettivo che ci siamo dati di svolgere un servizio a favore di tutti coloro che 'producono' eventi culturali all'interno dell'Università. Grazie alla collaborazione dello staff del Bollettino d'Ateneo, abbiamo pensato di rimodulare, senza tuttavia stravolgerne la grafica e le modalità di consultazione, collaudate e molto apprezzate, il preesistente portale rendendolo sempre più una importante vetrina per tutti gli appuntamenti che si terranno all'interno degli spazi universitari. Il nuovo sito, che si chiamerà "L'Agenda" (www.agendabda.unict.it), intende essere un vero e proprio diario degli eventi culturali e dei numerosi appuntamenti proposti giornalmente dalle Facoltà, dai Dipartimenti, dai Centri di servizio e ovviamente dal settore dei Circuiti Culturali d'Ateneo. Insomma, uno strumento completo di informazione on line, continuamente aggiornato e a disposizione di tutta la comunità accademica e della città, in grado di disegnare una mappa precisa delle attività culturali diffuse e di rifletterne la crescita, giorno per giorno".