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Atenei

Allarme dei sindacati della docenza sui tagli all'Università

Assemblea giovedì 17 luglio nell'aula Oliveri d'Ingegneria

 
 
14 luglio 2008

Le principali organizzazioni sindacali della docenza scendono in campo contro i tagli al sistema universitario e gli altri provvedimenti previsti dalla manovra finanziaria del Governo. In un documento nazionale, Andu, Cnru, Cnu, Federazione Cisl-Università, Flc-Cgil e Uilpa-Urafam, sostengono infatti che i contenuti del Decreto-legge 112 del 2008 "determineranno la scomparsa in breve tempo dell'Università italiana, come sistema pubblico nazionale, previsto e tutelato dalla Costituzione, il cui mantenimento deve essere a carico dello Stato e non a carico degli studenti e delle loro famiglie".

In particolare le associazioni si mostrano preoccupate per gli aspetti legati alla limitazione al 20 % del turn over, per gli anni 2009-2011, del personale docente e tecnico-amministrativo, dopo due di blocco dei concorsi; gli ulteriori drammatici tagli al Finanziamento pubblico dell'Università; la prospettiva della privatizzazione degli Atenei attraverso la loro trasformazione in Fondazioni; taglio delle retribuzioni dei docenti e del personale tecnico e amministrativo. "Saranno soprattutto gli studenti ad essere danneggiati - spiegano nel documento congiunto - perchè non sarà più garantita una offerta formativa di qualità, che può essere fornita solo da Atenei in cui i docenti possano svolgere - inscindibilmente - ricerca e didattica di alto livello. Il blocco del turn over, riducendo drasticamente il numero dei docenti in ruolo, impedisce inoltre il necessario ricambio generazionale, aggravando ulteriormente il problema del precariato, e non consente il giusto riconoscimento del merito a quanti operano nell'Università".

Proclamando pertanto lo stato di agitazione in tutti gli atenei, le sigle rappresentative della docenza propongono una piattaforma alternativa finalizzata a rilanciare il Sistema Universitario Nazionale, che contempla, tra gli altri punti, maggiori finanziamenti per l'Alta formazione e la Ricerca pubbliche, adeguandoli agli standard internazionali, e per un reale diritto allo studio; la riforma dell'organizzazione del Sistema Universitario Nazionale e il superamento del precariato, attraverso procedure di reclutamento che premino il merito; la riforma del dottorato di ricerca, quale terzo livello dell'Istruzione universitaria, qualificandone l'accesso e il percorso formativo, e de della stessa docenza, distinguendo nettamente il reclutamento dall'avanzamento di carriera, prevedendo per i neo-assunti una retribuzione più elevata e una reale autonomia scientifica, anche al fine di arginare la "fuga dei cervelli".

In attesa della manifestazione nazionale prevista a "La Sapienza" di Roma per martedì 22 luglio, anche a Catania, giovedì 17 luglio alle 10, nell'aula "Oliveri" della Facoltà d'Ingegneria, si terrà un'assemblea aperta ai docenti, agli studenti e al personale tecnico-amministrativo dell'Ateneo di Catania per discutere sui contenuti, il significato e gli effetti dei provvedimenti governativi e sulle più adeguate iniziative di mobilitazione. All'assemblea è stato invitato anche il rettore, Antonino Recca.