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Levi Montalcini inaugura la Scuola di Genomica funzionale

Il Premio Nobel per la Medicina all'Università di Catania: "Il nostro capitale umano è più prezioso del petrolio"

 
 
05 luglio 2008
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Un inno alla vita, alla fiducia nelle potenzialità del cervello umano ("specie quando è utilizzato bene") e nella ricerca. E un messaggio di inesauribile ottimismo indirizzato ai giovani: "Il nostro capitale umano, specie al sud, è più prezioso del petrolio". E' stato questo il senso dell'intervento del Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini, ospite d'onore nella cerimonia d'inaugurazione della "Scuola internazionale di Genomica funzionale" che si svolgerà, dal 6 al 19 luglio, a Scicli (Ragusa), diretta dal prof. Sebastiano Cavallaro, dirigente di Ricerca dell'Istituto di Scienze Neurologiche (Cnr).

Al suo arrivo a Catania, la prof.ssa Montalcini è stata ricevuta dal rettore dell'Università di Catania Antonino Recca che le ha consegnato la medaglia dell'Ateneo e un volume sulla storia del Palazzo centrale, prima di incontrare un foltissimo pubblico nell'aula magna dell'Università. E sono stati il presidente della Scuola Superiore di Catania e past-rettore Enrico Rizzarelli e i presidi delle facoltà di Medicina e chirurgia, Nunzio Crimi, e di Scienze matematiche, fisiche e naturali Nino Lo Giudice, a sottolineare ripetutamente gli aspetti più salienti della vita professionale della scienziata ormai quasi centenaria, indicandola come "modello per i giovani e per chi vuole fare ricerca, nonostante le difficoltà e la scarsezza di risorse nel nostro Paese e il clima di mortificazione per i talenti che si vedono costretti ad emigrare all'estero, dove trovano condizioni ottimali per realizzarsi". Rizzarelli ha anche ricordato l'ultima visita catanese della Montalcini, dieci anni fa, nella stessa aula magna, per un incontro con gli studenti delle scuole superiori etnee.


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L'eccezionale presenza di Rita Levi Montalcini, presidente dello European Brain Research Institute e senatrice a vita della Repubblica Italiana, all'incontro di apertura della Scuola di Genomica è servita a sottolineare l'importanza che la ricerca ha nell'ambito di questa recente disciplina scientifica, che si occupa dello studio dell'intero corredo genetico di un organismo. "Sono davvero entusiasta di essere la 'madrina' di questo importante evento - ha detto, ammaliando con le sue parole la platea che le ha tributato una lunga standing ovation -. E mi considero una privilegiata per poter continuare ad assistere agli straordinari progressi della scienza di questi ultimi tempi, specialmente se ripenso alle condizioni in cui ho cominciato io a fare ricerca: discriminata e considerata di una razza inferiore perché ebrea, sottovalutata perché donna, spesso potendo contare su scarsissimi mezzi quali un ago per cucire trasformato in un bisturi. Eppure, tutto ciò che giocava contro di me, non mi ha fermato. Anzi, penso siano stati proprio questi duri ostacoli a spingermi a perserverare, fino a quando una mia scoperta mi ha portato al Nobel, nell'86".

"Nonostante la mancanza di risorse - ha proseguito la Montalcini -, i giovani ricercatori di oggi possono ritenersi fortunati. E io stessa ogni giorno in laboratorio, nonostante la mia età, cerco di trasmettere loro il mio entusiasmo e la mia passione, spiegando che l'impegno vale più dell'intelligenza". Parole di particolare incoraggiamento le ha indirizzate ai giovani del sud: "Molti tra i ricercatori più capaci sono meridionali - ha osservato la senatrice a vita, sottolineando anche le sue attività a favore dell'istruzione delle donne nei paesi africani -: sono loro la nostra vera ricchezza, e posso affermare che spesso sono più bravi dei ricercatori di Stanford o Cambridge. Devono soltanto credere fortemente nel futuro e nelle straordinarie possibilità che ha il cervello dell'homo sapiens, quando viene utilizzato bene".


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Il direttore della Scuola internazionale di Genomica funzionale, Sebastiano Cavallaro, apertamente lodato per le sue attività dalla Montalcini, ha quindi illustrato gli scopi dell'iniziativa, che vedrà come docenti le più note personalità scientifiche del settore, tra cui Forbes Dewey Jr. (Massachusetts Institute of Technology, Usa), Pietro Liò (University of Cambridge), Bud Mishra (New York University, Usa), Ben Oostra (Erasmus University, Olanda), John Quackenbush (Harvard University, Usa) e Magdalena Skipper (Nature Publishing Group, Inghilterra). ""Il nostro obiettivo - ha detto Cavallaro - è quello di fornire una formazione avanzata e aggiornata nel settore di studio del sequenziamento del genoma umano. Si tratta di una disciplina giovane, che però sta offrendo già straordinari risultati in termini di ricerca di base e anche economici, rivoluzionando la ricerca nel campo della salute e delle patologie umane".