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Ateneo

Il sottosegretario Pizza all'Università di Catania

In visita alla Cittadella, al Policlinico e alla Scuola Superiore. Ai Benedettini incontro con i presidi delle facoltà etnee

 
 
03 giugno 2008
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Una "full immersion" nella realtà dell'Università di Catania, con i suoi problemi e le sue eccellenze. E' stata una mattinata davvero intensa, quella del nuovo sottosegretario di Stato all'Istruzione, all'Università e alla Ricerca Giuseppe Pizza, che - su invito del rettore Antonino Recca - ha scelto l'ateneo catanese per la sua prima visita ufficiale dall'insediamento al ministero di viale Trastevere.

Una preferenza certamente dovuta agli ottimi rapporti con i vertici dell'Università etnea, ma anche ai trascorsi siciliani del sottosegretario, che in gioventù compì i propri studi liceali al collegio Capizzi di Bronte. Ottimi rapporti confermati dall'invito espresso dal rettore, ed accettato con entusiasmo dal sottosegretario, ad essere presente, in qualità di rappresentante del governo nazionale, alla prossima cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico.

Dopo essersi recato dall'arcivescovo mons. Gristina, Pizza ha aperto, insieme al rettore e al preside della facoltà Luigi Fortuna, i lavori della decima Conferenza internazionale su "Experimental Chaos 2008", incontrando, nell'aula magna della Facoltà d'Ingegneria, una folta platea di ricercatori provenienti da ogni parte del mondo per l'importante evento scientifico organizzato dal Dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e dei sistemi dell'Ateneo. In questa occasione, il sottosegretario ha esposto in sintesi alcune delle linee guida che caratterizzeranno la sua azione e quella del ministro Maria Stella Gelmini nei confronti delle università e della ricerca scientifica in generale: in primo luogo, l'individuazione di nuove regole per la distribuzione e l'utilizzo delle risorse, sulla base di obiettivi strategici per il Paese.


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Subito dopo il sottosegretario si è recato in visita alle strutture dell'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico "Gaspare Rodolico", dove è stato accolto dal direttore generale prof. Vittorio Virgilio e dal delegato del rettore per i rapporti con la Regione siciliana, prof. Alessandro Cappellani. Pizza ha avuto parole di apprezzamento, tra l'altro, per il reparto di Oncoematologia, diretto dal prof. Gino Schilirò, e per il centro trapianti del prof. Pierfrancesco Veroux, strutture in grado di attrarre pazienti anche da altre regioni. " Le realtà d'eccellenza - ha osservato - vanno mantenute e sviluppate, in una logica della razionalizzazione della spesa che privilegia l'assegnazione delle risorse a chi realmente le merita".

Incontro operativo anche quello successivo, nella sede della Scuola Superiore di Catania. Ad accogliere il sottosegretario sono stati il presidente della Scuola, Enrico Rizzarelli, il direttore scientifico Domenico Sciotto e il direttore amministrativo Ettore Gilotta, insieme ad una rappresentanza degli studenti "eccellenti". In questa occasione, Pizza ha assunto l'impegno di sostenere, presso il governo nazionale, l'esigenza della Ssc di divenire una struttura universitaria a statuto speciale, ottenendo così quell'autonomia e quelle risorse che le consentirebbero di rimanere a pieno titolo nella rete delle scuole per la formazione di eccellenza del Paese. "Sono particolarmente vicino ed attento a questa realtà - ha affermato il sottosegretario -, l'unica del genere, insieme all'Isufi di Lecce, esistente da Firenze in giù. Dobbiamo lavorare perché non vi sia mai un livellamento verso il basso, per quanto riguarda la formazione e la ricerca, per questo vanno privilegiate le scelte strategiche in grado di fare dei nostri giovani il vero motore per lo sviluppo del Paese".


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L'ultima tappa è stata al monastero dei Benedettini, dove, nella presidenza della Facoltà di Lettere e filosofia, il sottosegretario ha incontrato tutti i presidi delle facoltà catanesi. "Chiediamo al rappresentante del governo - ha esordito il rettore Recca - attenzione ai problemi del sistema universitario italiano e in particolare a quelli degli atenei del sud. Fra questi, la 'tara' degli incrementi stipendiali a carico delle singole università, che ci permette a stento di mantenere l'attuale numero di docenti, ma ci impedisce di procedere a un efficace turn-over. E, in secondo luogo, la necessità di un riequilibrio delle risorse a favore degli atenei meridionali, che non hanno la stessa facilità di quelli del nord di accedere a risorse da parte di privati".

Pizza ha poi ascoltato le richieste di tutti i presidi, assicurando il proprio interessamento su temi come il potenziamento dei fondi per la ricerca, il sostegno dei dottorati, il riconoscimento dell'efficacia in termini occupazionali di alcuni corsi di laurea, l'esigenza di scongiurare la fuga di cervelli, la definizione di nuovi meccanismi di reclutamento, di indicatori validi per misurare l'efficienza del sistema universitario, e di misure per evitare la precarizzazione nelle università.

"Ho molto apprezzato gli appelli lanciati dal rettore Recca in occasione dell'ultima cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico - ha concluso Pizza -. Cercheremo di conciliare l'esigenza di risanare i conti dello Stato con quella di investire concretamente sui giovani e sul nostro futuro. Dalle università, dai laboratori e dalle scuole del nostro Paese c'è una forte richiesta di certezze, dopo i profondi cambiamenti dell'ultimo decennio, per questo siamo convinti che occorre fare della scuola, della ricerca e della formazione delle eccellenze una grande questione nazionale".