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Di Cataldo preside a Giurisprudenza

Eletto nella terza votazione: "Lavorerò per l'unità della facoltà"

 
 
18 aprile 2008
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Il primo a congratularsi con il nuovo preside di Giurisprudenza, è stato l'uscente, il prof. Luigi Arcidiacono che lo ha abbracciato non appena è stato contato il 48esimo voto, quello che ha permesso al prof. Vincenzo Di Cataldo di avere la certezza matematica di avercela fatta. Alla fine sono stati 80 i voti a suo favore su 89 votanti, con 6 schede bianche e 3 nulle, segno di una ritrovata unità nella facoltà dopo il ritiro dell'altro candidato in lizza per la presidenza, il prof. Mario Barcellona.

La terza votazione è stata quindi quella utile e la proclamazione ufficiale del Decano Manlio Bellomo è stata accolta con un forte applauso nella sontuosa aula magna di Villa Cerami.

In prima fila, ad assistere allo spoglio, erano anche i past-presidi Arcidiacono e Vincenzo Zappalà. E proprio ai suoi predecessori, e al prof. Alessandro Corbino, già preside nella facoltà di Legge di Catanzaro, il neo-eletto Di Cataldo si è rivolto, chiedendo supporto e preziosi consigli per la sua nuova attività e riconoscendo loro di aver "operato sempre con impegno e sagacia".


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Ma il primo ringraziamento in assoluto è andato al suo ex-"sfidante", Barcellona, che - a detta di Di Cataldo - "ha dimostrato col suo gesto di credere profondamente nella compattezza della facoltà catanese". "Ci attendono anni non semplici - ha aggiunto il docente di Diritto commerciale, che assumerà subito la carica per lo scorcio rimanente del triennio 2005/2006 - 2007-08 e per il triennio accademico 2008/09-2010/11 -, sfide sempre nuove e, purtroppo, difficoltà crescenti. Per questo, solo se riusciremo ad essere tutti uniti e a ritrovare entusiasmo nella nostra opera quotidiana, potremo rendere alla nostra città e al Paese quel servizio di promozione sociale e culturale che tradizionalmente la facoltà di Legge di Catania ha sempre offerto. In questo senso non ho alibi; anzi, invito tutti a tirarmi per la giacca se capiterà di dimenticarmene".


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Particolarmente commosso è poi apparso il prof. Di Cataldo quando ha ricordato i suoi maestri, i professori Giuseppe Auletta, Edoardo Grasso, Federico Stella: "Spero un giorno di poter divenire per qualcuno tra i miei giovani allievi - ha detto - tanto importante quanto loro sono stati per me, perché questa è la nostra vera missione di docenti".

Tra i suoi primi compiti, ha aggiunto infine, "ci sarà quello di rilanciare il processo di internazionalizzazione della facoltà, di potenziare i dottorati di ricerca e di trovare, insieme con l'amministrazione centrale dell'Ateneo, una soluzione utile alle difficoltà delle sedi decentrate".