ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
Notizie
Ateneo

Meridione e welfare, verità e ragione

Avviato da Catania l'anno accademico del Consorzio Nova Universitas


 
 
09 aprile 2008
novauniversitas.jpg

"Il programma formativo di Nova Universitas per il 2008-2009 si presenta particolarmente ricco e  costituisce un percorso di cui usufruiranno  oltre 300  giovani ricercatori italiani ed europei che lavorano in università o nelle impresa". Così il presidente del Consorzio Nova Universitas - Scuola per l'Alta Formazione, prof. Carlo Lauro, nell'intervento che ha aperto la cerimonia inaugurale del terzo anno accademico del Consorzio, svoltasi all'Università di Catania.
"Ci siamo proposti di ricreare il soggetto dell'universitas, che in origine era costituito da una libera aggregazione di docenti e discenti, ma abbiamo voluto altresì attualizzarlo e guardarlo anche in  proiezione futura, scegliendo come denominazione quella di  'Nova Universitas' un'alleanza virtuosa tra mondo dell'Università e mondo dell'impresa", ha detto Lauro, tracciando un bilancio "molto soddisfacente" del primo biennio di attività e auspicando che"Nova Universitas possa offrire ai giovani  nuovi stimoli alla ricerca e all'innovazione, concorrendo così a far crescere il capitale umano delle nostre Università come delle nostre imprese, elemento vitale per lo sviluppo e la competitività del nostro Paese".

"È un'ottima occasione per constatare le potenzialità di Nova Universitas - ha affermato Antonino Recca, rettore dell'Università di Catania, che aderisce al Consorzio - e la presenza qui di docenti di varie facoltà è la dimostrazione che il Consorzio può essere utile senza entrare in competizione con i singoli atenei". Peraltro, proprio Catania ospiterà uno dei corsi di area umanistica: quello dal titolo Le opere fondative della letteratura italiana, cui hanno aderito illustri italianisti come i professori GiuseppeSavoca e NicolòMineo, in cui si vuole cercare di ricondurre l'approccio alla materia partendo dalle opere e arrivando alla storia letteraria e non viceversa.

La relazione inaugurale è stata invece affidata al prof. Xavier Le Pichon,docente di Geodinamica al Collège de France e uno dei maggiori esperti di scienza dei sistemi terrestri, su "Science, Vérité, Raison". Le Pichon è partito dalla sua esperienza personale e dalla considerazione legata a Catania. "Visitando la mostra su S. Agata - ha detto Le Pichon - ho riscontrato come il popolo catanese cerchi protezione dagli eventi naturali. Ora, invece, il patrimonio scientifico acquisito ci dà conoscenze e non protezione".
Ed è proprio a partire dalla conoscenza, ha detto Le Pichon raccontando come riuscì a elaborare il primo modello della tettonica a placche, che lo scienziato costruisce la verità scientifica. La sfida dello scienziato, oggi, come dimostra la vicenda sui cambiamenti climatici, è quella di non farsi condizionare dalla politica o dal mondo delle imprese ed attenersi scrupolosamente alla verità scientifica.

A proposito di "Sussidiarietà, Bene comune e nuovo welfare", infine, Pierpaolo Donati, professore di Sociologia all'Università degli Studi di Bologna, ha disegnato l'involuzione del concetto di sussidiarietà per come è applicato in Italia, che in Sicilia e in generale al Sud è sfociato nell'assistenzialismo: "La ragione della crisi dello Stato sociale sta nell'applicazione di un modello lib-lab che è centro-nord europeo e presuppone una società mercantilizzata, come invece non è".
Di qui la necessità di passare da una inclusione sociale di tipo statalistico a una di tipo sociale: di passaare, cioè, dal "welfare state" alla "welfare society". Applicando correttamente la sussidiarietà in modo che lo Stato, conclude Donati, "non occupi la società civile e la favorisca, invece, nel suo sviluppo".