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Piero Angela riceve il premio "D'Arrigo"


 
 
09 aprile 2008
Recca, Mancuso e Angela tn.jpg

"Aveva la calma dei forti, quella che da sempre distingue i più grandi: era un uomo semplice, ma aveva idee ben precise e faceva di tutto per portarle avanti. Per questo Angelo D'Arrigo mi ha sempre ricordato Leonardo Da Vinci, per la sua capacità di sognare cose grandiose e di riuscire a realizzarle". Queste le parole del giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela, che ieri sera, sul palco del Teatro Metropolitan di Catania, ha ricevuto il premio Angelo D'Arrigo da Antonino Recca, rettore dell'Università catanese (nella foto di Massimo Pantano).

Il tutto è avvenuto nel corso di Aprileali, secondo memorial organizzato dalla Fondazione Angelo D'Arrigo e dedicato al deltaplanista ed etologo morto in un incidente aereo il 26 marzo del 2006. Sul palco di un Metropolitan tutto esaurito si sono esibiti Franco Battiato, Pfm, Mario Venuti, Luca Madonia, Vincenzo Spampanato, I Lautari e Kaballà. Hanno partecipato anche gli Sugarfree e i ragazzi di "Oltre il limite" - spettacolo realizzato con giovani attori affetti da sindrome di down e ispirato proprio alla figura di D'Arrigo. A presentare gli artisti Donatella Bianchi e Luca Pagliari, che hanno accolto sulla scena anche Tom Perry, l'alpinista scalzo che ha posto in cima al Fujiama una targa in onore di D'Arrigo. La regia della serata è stata curata da Manolo Luppichini.

Momenti d'intrattenimento intervallati dalla proiezione dei video dedicati all'attività della Fondazione Angelo D'Arrigo e alle imprese dello scienziato del volo catanese, sempre capaci di emozionare e lasciare a bocca aperta un pubblico che ha risposto con grandissima partecipazione e una pioggia di applausi.

"Sono trascorsi poco più di due anni - ha detto Laura Mancuso D'Arrigo, moglie del deltaplanista e presidente della Fondazione - dal giorno in cui Angelo è volato via da questa terra. Ma lui è riuscito a piantare un piccolo seme in ognuno di noi: una straordinaria voglia di fare e di volgere sempre lo sguardo in avanti. La sua eco si diffonde e si propaga, e come i sogni, i suoi sogni, mi auguro non finirà mai".

"Ci sono serate - ha aggiunto -, momenti di incontro e di spettacolo che ci fanno star bene o rilassare, oppure ci arricchiscono, offrendoci spunti di riflessione. Spero che queste ore in teatro siano state vissute da tutti con grande emozione e con la voglia di spiegare le ali della solidarietà, così come hanno fatto tutti agli artisti che si sono succeduti sul palco. Hanno risposto a un invito gratuito e dimostrato una straordinaria sensibilità".

Il denaro raccolto nel corso di Aprileali sarà interamente utilizzato per finanziare il prossimo progetto di solidarietà della Fondazione Angelo D'Arrigo: una struttura ospedaliera che sorgerà in Perù, nella zona di Calca.