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Benedettini by-night

Musica, allegria e gastronomia per la Festa dell'accoglienza alle matricole di Lettere

 
 
19 ottobre 2007
di Eva Spampinato
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Lo stile rispecchiava in pieno lo spirito della serata e dei presenti. Musica rock, look dark-underground, arrosto di carne in diretta, birra in mano e la serata è servita. Una accoglienza tutta particolare per le matricole dei Benedettini che giovedì notte hanno avuto un positivo "primo impatto" con il mondo dell'Università. Ottima la risposta di pubblico all'iniziativa della facoltà di Lettere e filosofia, promossa dal preside Enrico Iachello e dai rappresentanti in seno al consiglio di Facoltà, Rosario Sardella e Giuseppe Laiacona, oltre che dal senatore accademico Gaetano Ficicchia. La serata è entrata nel vivo intorno alle 22.30, quando la travolgente energia degli Entrofobesse, finalisti dell'Arezzo Wave, ha contagiato il pubblico con le performance del suo cantante. Sul palco si sono alternate le band universitarie Blurred Memories, finalisti di Sanremo Rock 2007 alle 21.30 e gli Entrofobesse, come detto. E poi è stata la volta degli Uzeda, una delle band storiche più affermate del territorio catanese.

Le matricole di Lettere e anche i "cugini" della facoltà di Lingue, dunque, hanno avuto la possibilità di ammirare il Monastero di notte e sotto una veste inusuale. Quella rock per l'appunto. Da lunedì, però, si cambia musica. È il caso di dire. "La festa della matricola è un momento di divertimento - ha detto Fabrizio Corradì, ventunenne al primo anno di Scienze per la comunicazione internazionale - ma da lunedì si comincia a studiare. Per il momento abbiamo assistito alle prime lezioni di presentazione, abbiamo preso i programmi e conosciuto alcuni professori. Sono contento, comunque, di essermi avvicinato a questa realtà universitaria". Della stessa opinione un neouniversitario. "Penso che mi divertirò ai Benedettini - ha detto Stelvio Albiani, diciottenne "Internazionale" - mi sembra un luogo stimolante, si respira un'aria creativa, c'è fermento. Un bel luogo per studiare. E poi se mi accolgono così.s'inizia bene".


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Per allietare la serata degli studenti c'erano delle banchetti che vendevano libri e accessori. Troppo carini quelli realizzati da alcune studentesse catanesi. Spille e portachiavi dalle forme originali, cuciti a mano da tre creative ragazze. "Disegnamo, riempiamo con cotone il "pannolenci" e poi cuciamo con le nostre manine - spiega Roberta Cangiano, laureata specializzata in Scienze della comunicazione, che ha messo su la "piccola impresa" insieme con Cristina Urzì e Germana Alba (tutte nella foto) - sono accessori in stoffa colorata che stanno andando molto bene, i ragazzi li trovano divertenti e alternativi".


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Tra le altre proposte c'erano i "racconti del monastero", la raccolta di racconti scritti dagli studenti e pubblicati dalla Villaggio Maori Editori. "Una serata simpatica, un bel modo per avvicinarsi all'Università - hanno detto Verdiana Palumbo e Valeria La Spina, diciottenni fuorisede neo iscritte a Comunicazione internazionale - noi ci siamo conosciute proprio durante una delle prime lezioni e siamo venute alla festa dell'accoglienza insieme. Rispecchiamo lo spirito della serata: conoscersi e fare amicizia".