Si apre all'insegna della trasposizione cinematografica de "Il flauto magico", realizzata dal regista Kenneth Branagh e presentata in anteprima alla "Fenice" di Venezia in occasione della Mostra internazionale del Cinema, la collaborazione fra l'Università di Catania e il Teatro Massimo Bellini, che sarà presto ufficializzata con la firma di un protocollo d'intesa da parte del rettore Antonino Recca e del Sovrintendente Antonio Fiumefreddo.
Questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento, sono stati anche resi noti i dati sull'apprezzamento riscontrato dall'iniziativa denominata "Tutta un'altra musica. Il cinema all'Opera", che permetterà di proiettare la fantasiosa trasformazione in musical della celeberrima opera mozartiana nelle serate di mercoledì 17 e giovedì 18 ottobre alle 21 al Teatro Massimo Bellini.
"Abbiamo avuto oltre 3000 prenotazioni on line - ha precisato il rettore Recca -, questo evento ha riscosso un altissimo interesse da parte della comunità universitaria catanese e anche in città, tanto è vero che, grazie alla disponibilità del Sovrintendente Fiumefreddo, abbiamo dovuto organizzare una replica e, nonostante ciò, non siamo riusciti ad esaudire tutte le richieste che ci sono pervenute. Ci scusiamo anzi con chi non è riuscito a trovare il posto per assistere alle proiezioni, ma siamo stati davvero sorpresi dal grandissimo interesse per questo progetto sperimentale di portare il cinema in un teatro d'opera e proprio per questo ci organizzeremo ancora meglio in futuro per poter accontentare anche tutti coloro che hanno mostrato, in questa maniera, una grandissima attenzione verso le iniziative culturali promosse dall'Università in collaborazione con altre prestigiose istituzioni catanesi come, in questo caso, il Teatro Massimo Bellini di Catania".
A giorni le due istituzioni, dopo l'approvazione da parte degli organi di governo dell'Ateneo, sottoscriveranno, pertanto, un protocollo d'intesa che permetterà la realizzazione nell'immediato futuro di numerosi progetti comuni incentrati sulla musica, con finalità ricreative, e al tempo stesso divulgative e didattiche, aperti in particolare alla comunità universitaria catanese: studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo e sanitario.
"Ringraziamo il rettore e l'Università di Catania per la disponibilità immediata alla nostra proposta di dar vita ad una collaborazione forte e seria tra il "Bellini" e la più grande agenzia culturale della città - ha aggiunto il sovrintendente Fiumefreddo -. Crediamo in una funzione sociale del teatro, che è stato a lungo erroneamente ritenuto un luogo per pochi eletti, e vogliamo perciò aprirlo sempre più alla città e ai catanesi, come abbiamo cominciato a fare con le manifestazioni in periferia e con le visite guidate, realizzate tra l'altro con la partecipazione attiva degli studenti della Facoltà di Lettere e filosofia nel ruolo di 'ciceroni'". "Puntiamo inoltre molto sulla possibilità di co-produrre insieme degli eventi culturali - ha aggiunto Fiumefreddo -. Fare rete, stringere delle partnership, affiancare e sommare le nostre rispettive potenzialità in termini di relazioni internazionali, è senza dubbio un fattore fondamentale, ed un valore aggiunto strutturale, anche per poter accedere ai finanziamenti europei e lavorare così, con più risorse, a un modello di sviluppo e crescita di Catania, ridando, sul piano culturale, un'anima a questa città".