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Premi letterari

38° "Brancati-Zafferana"

Apertura ai Benedettini con un convegno sulla Sicilia e il Mediterraneo tra Oriente e Occidente

 
 
27 settembre 2007
di Giuseppe Melchiorri
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Elsa Morante, Giuseppe Bonaviri, Ercole Patti, Luigi Malerba, Cesare Zavattini, Gianni Vattimo. E ancora, in tempi più recenti, i premi Nobel Josè Saramago e Aleksandr Solzenicyn, Jorge Amado, Vincenzo Consolo. Sono solo alcuni dei grandi protagonisti del mondo della cultura vincitori del Premio Letterario "Brancati Zafferana", organizzato dal Comune di Zafferana Etnea e dall'Università di Catania in collaborazione con la Regione Sicilia e la Provincia di Catania, giunto alla sua trentottesima edizione.

La giuria quest'anno ha assegnato il Premio ad Antonio Pascale per la sezione narrativa, a Carlo Ginzburg per la saggistica e a Gianni D'Elia per la poesia. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 29 settembre nell'Auditorium di Zafferana  e sarà presentata dal noto conduttore televisivo ed attore Neri Marcorè.

Nell'ambito del premio è stato organizzato anche un convegno, dal tema "Sicilia e Mediterraneo tra oriente e occidente. Storia, cultura, letteratura". Promotrice ed organizzatrice scientifica dell'evento è stata Rita Verdirame, ordinaria di Letteratura italiana dell'Università di Catania. Ieri pomeriggio, nell'auditorium del Monastero dei Benedettini ha avuto luogo la prima delle tre giornate previste.

Dopo i saluti del rettore dell'Ateneo catanese Antonino Recca, del sindaco di Zafferana Filadelfo Patanè e dell'assessore provinciale alla cultura Serafina Perra e l'introduzione di Giuseppe Giarrizzo, professore emerito dell'Università di Catania ed Accademico dei Lincei, sono intervenuti i docenti di Letteratura italiana Raffaele Pinto (Università di Barcellona), sul tema "Il significato ideologico nella produzione della Scuola poetica siciliana: elementi cristiano-musulmani e utopia della modernità"; Joseph Eynaud (Università di Malta), che ha parlato di "Sicilia e Malta a metà Settecento nel diario di viaggio della nobildonna Maria Felice Colonna Buccheri e Marina Paino (Università di Catania), con una relazione dal titolo "Mille e una notte in Sicilia: Vittorini e Bufalino". A presiedere l'incontro è stato Enrico Iachello, preside della Facoltà di Lettere e filosofia.


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"Rispetto alle passate edizioni -ha affermato il sindaco Patanè- abbiamo deciso di aprire il convegno qui ai Benedettini per dare il giusto riconoscimento al nostro Ateneo. E' anche grazie alla collaborazione dell'Università di Catania, della Regione e della Provincia, infatti, che il Premio "Brancati Zafferana" assume ogni anno un'importanza sempre maggiore anche al di fuori dell'Isola". Nel suo intervento introduttivo Giarrizzo ha evidenziato come il tema del Mediterraneo sia sempre attuale e come esso rappresenti "una problematica non solo storiografica, ma da studiare da un punto di vista multidisciplinare. Il Mediterraneo è stato, infatti, il mezzo principale attraverso il quale, nei secoli precedenti, il Vecchio Continente ha esportato il suo modello. In particolare oggi assume un sempre maggiore rilievo il tema degli scambi linguistici e culturali che avvengono tra i popoli del "Mare nostrum" e che hanno portato, in passato, alla creazione di vere e proprie "lingue franche" di comunicazione".

Raffaele Pinto ha sottolineato come "nella cultura arabo-spagnola medievale sono presenti alcuni elementi che hanno influenzato tutta la letteratura e la filosofia europea successiva. Ne è la prova il poeta Giacomo da Lentini, il primo rappresentante della Scuola dei Siciliani, che si rifà ad alcune tematiche presenti nel Corano prima ancora che nella Bibbia". Marina Paino ha invece posto l'accento sul rapporto tra alcuni scrittori siciliani contemporanei e uno dei testi più importanti della cultura araba: "Le mille e una notte": "Elio Vittorini, Elsa Morante, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini, Gesualdo Bufalino ed Umberto Eco sono tutti scrittori in qualche modo debitori di questo libro. In particolare i romanzi dei siciliani Vittorini e Bufalino sono ricchissimi di citazioni e di riferimenti all'opera araba. Nei loro racconti si parla di un oriente fantastico, senza caratterizzazione geografica e storica. Un oriente come luogo altro, distante dalla realtà: l'oriente delle "Mille e una notte" appunto".

Ha concluso la giornata l'intervento del sovrintendente per i Beni culturali e ambientali di Catania Gesualdo Campo, che ha parlato di "Retaggi d'Oriente bizantino e musulmano nell'architettura religiosa della conquista e della prima Contea normanna in Val Demone".

Alla fine è stata offerta a pubblico e partecipanti una degustazione di cibi e bevande tipiche delle diverse culture del Mediterraneo.

Il convegno proseguirà anche giovedì e venerdì, a partire dalle 17,30, nell'auditorium di Zafferana. I lavori saranno coordinati in questa occasione da Joseph Eynaud, da Mario Mazza (Università «La Sapienza» di Roma) e da Maurice Aymard (École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi). A margine della manifestazione, fino al 29 settembre, sarà allestita inoltre, nell'Auditorium di Zafferana, la mostra etnografica "Islam arte e cultura", a cura dell'associazione Etnocult.