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Comunicatori pubblici, dall'ufficio alla laurea

Presentate le tabelle applicative della convenzione tra Ateneo e Associazione italiana di Comunicazione pubblica e istituzionale per il corso di laurea in Scienze della comunicazione

 
 
26 settembre 2007
di U.S.
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Portatori di know-how e di esperienza sul campo acquisita in numerosi anni di attività, i dipendenti pubblici che si occupano di informazione e comunicazione, potranno conseguire il titolo di dottore in Scienze della comunicazione presso l'Ateneo catanese già da quest'anno accademico, grazie ad una convenzione quinquennale tra l'Università etnea e l'Associazione italiana della comunicazione pubblica e istituzionale sottoscritta nel maggio scorso, rappresentate dal rettore Antonino Recca e dal presidente Gerardo Mombelli.

In virtù di questo accordo, infatti, i dipendenti pubblici che svolgono attività di informazione e comunicazione (portavoce, addetti urp e uffici stampa, altre figure professionali che operano in strutture di comunicazione, come individuate dal Dpr 422 del 21/09/2001) potranno chiedere di iscriversi al percorso formativo della laurea triennale in "Scienze della comunicazione" della facoltà di Lettere e filosofia di Catania, avvalendosi di uno specifico riconoscimento di crediti (Cfu) e abbreviando così il proprio corso di studi.

"Ci rende felici e ci lusinga - ha commentato il preside della facoltà etnea, Enrico Iachello, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle tabelle applicative di tale convenzione - che l'unica associazione italiana di questa categoria, che riunisce cioè persone che operano quotidianamente nei punti nevralgici della comunicazione e del rapporto con i cittadini e gli utenti, si sia rivolta proprio a noi per questo tipo di richiesta formativa. Al tempo stesso, i comunicatori pubblici offriranno ai nostri studenti valide esperienze formative sul piano professionale, consentendo loro di poter conoscere la realtà e la prassi degli uffici dove operano. E' un rapporto biunivoco, pertanto, e sono sicuro diventerà un circolo virtuoso".

"Il nostro obiettivo - ha aggiunto Adriana Laudani, componente del comitato scientifico nazionale dell'Associazione "Comunicazione pubblica" - è quello di valorizzare, attraverso un rapporto con l'università che non è formale ma intende essere innanzitutto un organico scambio di saperi e di "saper fare", l'esperienza di chi opera all'interno delle pubbliche amministrazioni, qualificando la professione secondo lo spirito originario della legge 150 sulla comunicazione pubblica".


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Alla professoressa Manuela D'Amore (referente della facoltà) e ai due componenti dell'Associazione, Rosaria Caltabiano e Carlo Sammartano, è toccato il compito di spiegare i dettagli applicativi della convenzione. Il riconoscimento dei crediti formativi, che spetta al consiglio di facoltà, verrà infatti determinato valutando il percorso formativo che ha caratterizzato il "ciclo di formazione" dello studente: in tal senso, le esperienze formative e lavorative potranno essere prese in considerazione per il riconoscimento in parola a seguito di una valutazione delle certificazioni prodotte dall'interessato, secondo criteri stabiliti da un'apposita tabella (pubblicata in una sezione del sito della facoltà www.flett.unict.it).

Nello schema concordato dalla facoltà e dall'associazione, che costituisce un assoluto punto di riferimento per poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla convenzione, sono indicati i criteri per aver assegnati 60, 44 o 30 crediti formativi universitari nell'ambito del corso di laurea, e le materie da riconoscere per ciascun anno di corso. Così ad esempio, per i 60 crediti bisogna aver prestato la propria attività lavorativa presso una pubblica amministrazione per almento 5 anni di servizio, come dipendente a tempo determinato e/o indeterminato, in possesso dei requisiti previsti per l'esercizio delle funzioni delle figure istituzionali indicate dalla legge 150 del 2000. Saranno riconosciuti invece 44 crediti a chi ha prestato da 2 a 5 anni di servizio in possesso dei requisiti della 150, e 30 a chi non ne era in possesso.


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Le iscrizioni al ddl in Scienze della comunicazione dovranno essere perfezionate entro il 10 ottobre 2007 (con mora entro il 31 ottobre 2007). Informazioni specifiche sull'applicazione della convenzione possono essere richieste agli indirizzi e-mail compubblica@libero.it o info@compubblica.it.

Inoltre ci si può rivolgere sia alla segreteria di Presidenza della Facoltà di Lettere dell'Università di Catania (piazza Dante, 32 - Catania - Tel. 095-316625 / 095-316680), , per la quale la referente è la prof.ssa Manuela D'Amore (m.damore@unict.it),  sia ai soci dell'Associazione Rosaria Caltabiano (rosariacaltabiano@tiscali.it) e Carlo Sammartano (carlosammartano@yahoo.it).

Nel corso della conferenza stampa sono state infine annunciate le collaborazioni tra le parti che prevedono seminari, laboratori, tirocini e scambi di competenze tra professionisti e docenti di comunicazione pubblica, tutte iniziative che saranno supportate dalla Banca AntonVeneta. In quest'ottica, il 1° ottobre si realizzerà un laboratorio sulla comunicazione pubblica tenuto dal prof. Francesco Pira, giornalista e docente di Comunicazione pubblica e sociale dell'Università di Udine. Il 3 dicembre, nei locali dei Benedettini, infine, è fissata una giornata di studio sui rapporti tra comunicazione pubblica ed istituzionale e le università, nella quale saranno presenti autorevoli docenti degli atenei italiani, oltre che il segretario nazionale dell'Associazione "Comunicazione pubblica", Alessandro Rovinetti.