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Premi letterari

Il "Ninfa Galatea" a Renata Colorni

La consegna avvenuta nel corso di una manifestazione che si è tenuta sabato 15 settembre al Lido dei Ciclopi di Aci Trezza

 
 
17 settembre 2007
di Giuseppe Melchiorri
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"Anche grazie al suo contributo, ininterrotto e intensissimo nell'arco di un quarantennio, il nostro Paese è riuscito a mantenere il passo dei tempi e ad eguagliare i più alti livelli di produzione culturale in Europa e nel mondo". Con queste motivazioni la giuria ha assegnato la prima edizione del Premio "Ninfa Galatea-Lido dei Ciclopi" - promosso dall'Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano con il patrocinio di Oikos, Credito Etneo e "Gli Ulivi s.r.l." - a Renata Colorni, nota traduttrice ed editor, responsabile editoriale de "I Classici Mondadori".

La cerimonia di premiazione, presentata dalla giornalista Flaminia Belfiore, si è svolta sabato 15 settembre nel Lido dei Ciclopi, ad Aci Trezza. Il premio è stato consegnato dal vice prefetto vicario di Catania Anna Maria Polimeni, alla presenza dellagiuria, composta da Annamaria Andreoli (presidente del Vittoriale degli Italiani), Silvana Grasso (assessore alla Cultura del Comune di Catania), Serafina Perra (assessore alle Politiche culturali della Provincia regionale di Catania), Silvia Raimondo (sindaco di Acicastello), Michela Sacco Messineo (ordinaria di Letteratura italiana all'Università di Palermo) e Sarah Zappulla Muscarà (ordinaria di Letteratura italiana all'Università di Catania). Era presente anche Margherita Spampinato, ordinaria di Filologia romanza, che ha portato i saluti dell'Ateneo catanese.


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Come ha spiegato la Belfiore, "il premio Ninfa Galatea è unico nel suo genere. La sua peculiarità consiste nel fatto che si tratta di un premio rivolto a sole donne, protagoniste della vita culturale del nostro Paese. E' per questo motivo che anche la giuria è tutta al femminile". "La scelta di questo scenario - ha concluso la giornalista- non è stata casuale: questa serata ha come obiettivo anche quello di far conoscere a tutti il Lido dei Ciclopi, un luogo storico di Catania e di sicuro uno dei giardini più belli di tutta Europa".

Sarah Zappulla Muscarà, organizzatrice dell'evento, ha spiegato le motivazioni che hanno portato la giuria a premiare Renata Colorni: "Si tratta di una delle personalità di maggiore spicco della cultura italiana. Tra i suoi lavori più importanti va menzionata la traduzione di "Tutte le opere" di Sigmund Freud per l'editore Boringhieri, che le ha valso innumerevoli riconoscimenti nazionali e internazionali. Nella veste di editor, Colorni ha lavorato in alcune delle più importanti case editrici italiane come Franco Angeli, Adelphi e Mondadori. In particolare per l'editore milanese dirige oggi la Redazione classici e la Narrativa; a lei si deve, a partire dal 1995, la straordinaria fioritura della collana "I Meridiani" che, sotto la sua guida, si è arricchita di oltre 150 titoli".

Tra i vari riconoscimenti che Renata Colorni ha conseguito durante la sua straordinaria carriera si possono menzionare il "Premio Goethe" per le sue traduzioni di Freud; il Premio Monselice per la traduzione dei volumi di Franz Werfel, "Una scrittura femminile azzurro pallido" e di Thomas Bernhard, "Il nipote di Wittgenstein" e il Premio "Grinzane Cavour" per la traduzione. Inoltre, in questi anni è stata chiamata più volte dal Ministero dei Beni Culturali a rappresentare l'Italia in giurie internazionali di Premi di traduzione o in convegni internazionali (Dublino, Glasgow e Consiglio d'Europa a Strasburgo).


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Nel corso della serata la vincitrice è stata intervistata dalla giornalista Maria Lombardo: "Un buon traduttore deve essere soprattutto uno scrittore e un artista: è per questo che considero la traduzione una forma di scrittura letteraria a tutti gli effetti". "Le difficoltà che oggi vive il mercato del libro - ha concluso Colorni - derivano soprattutto dal fatto che in Italia si legge troppo poco. Siamo tra i Paesi col più basso indice di lettura in tutta Europa. Per recuperare la situazione il ruolo della scuola è fondamentale: essa deve insegnare ai nostri figli che la lettura è un piacere spontaneo e non un gesto imposto. Il giorno in cui questo diventerà realtà, la cultura farà un passo in avanti".

La serata si è conclusa con una tavola rotonda dal tema "Come eravamo." dedicata al ricordo della Catania che fu, quella degli anni '60, "il periodo d'oro del Lido dei Ciclopi", come ha ricordato Flaminia Belfiore. L'incontro è stato coordinato da Domenico Tempio, vicedirettore de "La Sicilia" e ha visto la partecipazione di Giovanni D'Angelo, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, di Saretto Magrì, caporedattore de "La Sicilia", dell'attore Tuccio Musumeci e del cantante Nino Lombardo, che ha intrattenuto il pubblico con alcuni pezzi classici di quegli anni.