Buone notizie da Roma per gli studenti universitari siracusani. Nei giorni scorsi, il Ministero dell'Università e della Ricerca ha finalmente comunicato all'Ateneo catanese l'esito positivo della richiesta di cessione della porzione immobiliare della ex Caserma Abela, da destinare a locali e spazi didattici per la Facoltà di Architettura che ha sede a Siracusa.
La lettera del Miur annuncia infatti che il decreto interministeriale tra il dicastero dell'Università e quello dell'Economia - con il quale viene disposta a favore dell'Università etnea "l'assegnazione in uso gratuito e perpetuo dell'immobile" originariamente riservato ad usi militari - è stato trasmesso, debitamente controfirmato, all'Agenzia del Demanio. Questo provvedimento rappresenta, di fatto, il "via libera" tanto atteso dall'amministrazione universitaria guidata dal rettore Antonino Recca e dal direttore amministrativo Federico Portoghese che, a partire dai primi giorni di settembre potrà pertanto dare inizio ai lavori di adeguamento e ristrutturazione dell'edificio, che comporteranno una durata prevista di 60 giorni.
Novità in arrivo anche per l'edificio che ospita la Scuola di Specializzazione in Archeologia della Facoltà di Lettere e filosofia che, sin dal 1974 ha la sua sede stabile a Siracusa nei locali del Palazzo Chiaramonte di via Saverio Landolina, donato dalla benemerita professoressa Giuseppina Pistone all'Università di Catania con il dichiarato intento di promuovere le attività culturali della città.
Dagli enti locali aretusei è infatti giunto il parere favorevole che permetterà di riprendere, dopo uno 'stop' durato circa un anno, i lavori in concessione di manutenzione straordinaria dell'immobile, già a partire dai primi giorni di settembre. Il palazzo, splendida testimonianza del medioevo siracusano, consta di 4 piani, con stanze destinate all'attività didattica, ai laboratori, alla biblioteca ed agli alloggi per gli allievi, la cui permanenza a Siracusa è considerata un punto saldo nel programma della Scuola, attualmente diretta dal prof. Massimo Frasca, in quanto dà agli Specializzandi la possibilità di soggiornare nell'edificio dove si svolgono le attività didattiche e di laboratorio e di dedicare parte del tempo alla conoscenza del ricco patrimonio archeologico siracusano. Anche questo secondo risultato viene a gratificare l'impegno dell'amministrazione universitaria catanese, il cui obiettivo - in stretta collaborazione con le istituzioni politiche e con il Consorzio universitario 'Archimede' - è quello di realizzare a Siracusa, come nelle altre città siciliane in cui sono presenti sedi accademiche o corsi di laurea decentrati, un 'poli didattici' autonomi in grado erogare attività formative complete e di livello qualitativo elevato e di usufruire di strutture funzionali e idonee per gli studenti, i docenti ed il personale tecnico-amministrativo ivi impiegato.
LaScuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università etnea - l'unica presente in Sicilia- è oltretutto tra le più antiche d'Italia. La sua istituzione fu deliberata nel 1923 e la sua attivazione ebbe luogo nel 1925 con sede a Siracusa. La direzione della Scuola fu affidata al celeberrimo studioso Paolo Orsi, che aveva già ricoperto incarichi di insegnamento presso l'Ateneo di Catania. Dopo un lungo periodo di interruzione, la Scuola fu riattivata nel 1961 su iniziativa del prof. Giovanni Rizza come Scuola di Perfezionamento in Archeologia unita ad un corso di Perfezionamento in Studi del Dramma Antico, ancora con sede a Siracusa, dove trovò ospitalità presso l'Istituto Nazionale del Dramma Antico.
Dal 1990 (decreto Rettorale 27.2.1990) la Scuola ha modificato il proprio statuto in Scuola di Specializzazione in Archeologia di durata triennale, con lo scopo di approfondire la preparazione scientifica nel campo delle discipline archeologiche e di fornire le competenze professionali finalizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico.