Il Ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-Schioppa hanno firmato oggi un "
Patto per l'Università e la Ricerca".
L'obiettivo è quello di sostenere e rilanciare il sistema dell'Università e della Ricerca italiano.
Nella stessa occasione è stato anche presentato lo studio della Commissione Tecnica per la Finanza Pubblica dal titolo "
Misure per il risanamento finanziario e l'incentivazione dell'efficacia e dell'efficienza del sistema universitario".
GOVERNO: FIRMATO PATTO PER L'UNIVERSITA' E LA RICERCA
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - Via libera del governo al 'Patto per l'Università e la ricercà. Il patto è stato siglato questo pomeriggio a Palazzo Chigi, alla presenza del premier Romano Prodi, e dei ministri Fabio Mussi e Tommaso Padoa-Schioppa. L'obiettivo è di avviare una serie di interventi che renda possibile superare le difficoltà che le Università hanno incontrato negli ultimi anni a causa di alcuni vincoli introdotti per ragioni di bilancio.
UNIVERSITA': GOVERNO OFFRE 5% FONDO A VIRTUOSE /ANSA
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - Il 5% dei fondo riservato alle università in cambio di uno stop agli sprechi e di una migliore qualità di didattica e ricerca. E' questo il patto che il Governo propone agli atenei italiani presentato oggi a Roma dal presidente del Consiglio Romano Prodi e dai ministri dell'Economia e dellàUniversità Tommaso Padoa Schioppa e Fabio Mussi.
"Quello dell'Università è un sistema dove i soldi devono essere spesi meglio, ma siamo anche in un paese dove gli indici della spesa per l'università e la ricerca sono molto al di sotto di quelli che dovrebbero essere - ha sottolineato Padoa Schioppa - noi proponiamo agli atenei un patto con un sistema di impegni da entrambe le parti".
La maggiore efficienza per gli atenei dovrebbe riguardare non solo gli aspetti finanziari, ma anche quelli scientifici e didattici. Per quanto riguarda l'università, gli impegni sono contenuti in un documento redatto dalla Commissione Tecnica per la Finanza Pubblica e presentato insieme al Patto. Le indicazioni della commissione riguardano gli aspetti finanziari della gestione, come il controllo delle spese sul personale (che non devono superare il 90% dei finanziamenti) o degli indebitamenti per l'edilizia, e in generale richiedono agli atenei una migliore programmazione dei bilanci.
Oltre a questi aspetti, secondo l'organismo presieduto dall'ex rettore dell'Università di Padova Gilberto Muraro, andrebbe controllata e valutata anche la parte didattica e scientifica, sia attraverso gli organi indipendenti come la nascitura Agenzia di Valutazione che dovrebbe partire entro l'anno, ma anche con altri strumenti come ad esempio la valutazione della percentuale di occupati a un anno dalla laurea. Il rapporto contiene anche indicazioni sul diritto allo studio, che spronano le università a incentivare l'internazionalizzazione ma anche i servizi agli studenti come le borse o i prestiti d'onore per gli studenti meritevoli, finanziabili anche attraverso un aumento delle tasse universitarie.
In cambio di queste 'buone pratiche', come le ha definite Mussi, agli atenei viene riservato il 5% del fondo di finanziamento:"Quello è un punto di partenza - ha precisato il ministro dell'università - che negli anni successivi potrebbe essere aumentato. Io spero che le università si rendano conto della straordinaria occasione della mano tesa del Governo". Se le università accetteranno questo patto con il Governo, i primi effetti si potrebbero vedere già dalla prossima Finanziaria: "Penso che si possa puntare - ha precisato Padoa Schioppa - in tempi brevi alla definizione di un sistema di impegni da una parte e dall'altra. Se questo patto vedrà la luce prima dell'approvazione della legge Finanziaria, la manovra potrà tenerne conto".
Il ministro ha anche ricordato che un patto simile è stato stipulato lo scorso anno per la Sanità, e ha portato a buoni risultati. "Solo un'università più autonoma, capace di innovare, può avere i risultati che ci attendiamo e le risorse necessarie a questo obiettivo - ha commentato durante la conferenza stampa Romano Prodi - per questo risultato occorrono un processo di ristrutturazione e un programma di medio e lungo termine. Il documento presentato oggi - ha aggiunto - non cerca rimedi istantanei, ma va verso un modello capace di maggiore efficienza nella ricerca e nella didattica".
UNIVERSITA':MUSSI,PREMIEREMO BUONE PRATICHE CON PIU' RISORSE
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - "La presentazione congiunta con il ministro dell'Economia è un messaggio forte per l'università, il parlamento e l'opinione pubblica: la nostra idea è di avere un sistema di valutazione che premia le buone pratiche aumentando le risorse".
Così il ministro dell'Università, Fabio Mussi, ha descritto il patto per l'Università e la Ricerca presentato oggi insieme al collega dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa. "Le tre parole d'ordine cui vorremmo si attenesse l' università sono programmazione, autonomia e valutazione - ha continuato Mussi - se da parte del mondo universitario verrà accolta positivamente questa idea ci sono le condizioni per fare qualche passo già a settembre".
Nel documento stilato dalla Commissione Tecnica per la Finanza Pubblica sulle misure per il risanamento finanziario e l'incentivazione dell'università l'aumento di risorse per gli atenei è indicato nel 5% dei fondi di finanziamento ordinario: "Quello è un punto di partenza - ha commentato Mussi - spero che negli anni successivi si possa aumentare questa cifra".
UNIVERSITA': PADOA-SCHIOPPA, PENSO IN BREVE PATTO CON ATENEI
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - "La parola d'ordine è spendere meglio". Perché se tutti gli atenei italiani "amministrassero le loro risorse come i 10 atenei che le amministrano meglio, si potrebbero avere più risorse da gestire".
Lo ha sottolineato, rivolgendosi agli atenei italiani, il ministro dell'economia Tommaso Padoa-Schioppa, presentando insieme al ministro dell' Università e della Ricerca, Fabio Mussi, il Patto per l' Università e la Ricerca. Il Patto, ha spiegato Padoa-Schioppa, allega al documento di indirizzo una lettera che lo trasforma in una "iniziativa politica". Il ministro si è quindi detto convinto che questa azione potrà avere "una risposta positiva" da parte degli atenei: la pausa estiva, ha spiegato, potrà portare a settembre ad avere nelle università "un interlocutore che avrà già riflettuto".
"Penso che si possa puntare - ha proseguito il ministro - in tempi brevi alla definizione di un patto", tra governo e Università, "con un sistema di impegni da una parte e dall'altra". "Se questo patto vedrà la luce prima dell'approvazione della legge Finanziaria, la manovra potrà tenerne conto", ha precisato, ricordando che un simile Patto è già stato fatto per la Sanità.
UNIVERSITA': PRODI, CUORE PAESE,VOGLIAMO AUTONOMIA E RISORSE
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - "L'Università è una struttura complessa, che costituisce il cuore dell'innovazione e del progresso del Paese e punto di riferimento dell'Italia di domani".
Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Romano Prodi presentando oggi, insieme ai ministri dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e dell'università e della ricerca, fabio Mussi, il Patto per l'Università e la Ricerca, accompagnato dalle misure per il risanamento del sistema universitario.
"Vogliamo un'università con una maggiore autonomia e maggiori risorse disponibili", ha detto il premier, sottolineando come la presentazione unificata del documento dimostri l'attenzione del governo per "un'incisiva attenzione verso il sistema universitario". Prodi ha precisato che autonomia e risorse sono due elementi che si condizionano a vicenda: "Solo un'università più autonoma, capace di innovare, può avere i risultati che ci attendiamo e le risorse necessarie a questo obiettivo". Per questo risultato, ha aggiunto, occorrono un processo di "ristrutturazione e un programma di medio e lungo termine". Il documento presentato oggi, ha aggiunto, "non cerca rimedi istantanei", ma va verso un modello "capace di maggiore efficienza nella ricerca e nella didattica". "Le disposizioni rimangono lettera morta se non c'é condivisione del mondo delle università", ha aggiunto Prodi, spiegando che su questo si basa il documento varato oggi.
UNIVERSITA': QUAGLIARIELLO (FI), DA GOVERNO SOLO IMMOBILISMO
(ANSA) - ROMA, 2 AGO - Gaetano Quagliariello, responsabile cultura di Forza Italia, sostiene che il patto per la ricerca e l'università "passerà alla cronaca più semplicemente come il patto dell'immobilismo". "Se per il Gattopardo - così sostiene Quagliariello - era necessario cambiare tutto per non cambiare niente, per Prodi, Mussi e Padoa-Schioppa è sufficiente cambiare niente per non cambiare niente". Inoltre, insiste Quagliariello, "alle tre parole chiave programmazione, valutazione e autonomia, che se coniugate finiscono per contraddirsi, ne contrapponiamo altre tre: concorrenza, concorrenza e ancora concorrenza". "Concorrenza - spiega Quagliariello - tra pubblico e privato, concorrenza tra atenei autonomi, concorrenza tra cervelli all'interno di ogni ateneo. Solo così la nostra università potrà sfuggire a quel destino di declino a cui il conservatorismo di questo governo vuole condannarla".