"Per noi la cooperazione scientifica è estremamente importante, per questo mi impegnerò al massimo per sostenere tutti i progetti di scambio e collaborazione tra università italiane ed israeliane, anche in nome dell'amicizia fra l'Italia e il nostro Paese, che potranno avere ricadute sul piano della ricerca e della cooperazione economica". Questo lo spirito con cui il nuovo ambasciatore israeliano in Italia, Gideon Meir, ha voluto visitare venerdì scorso l'Università di Catania, incontrando il rettore Antonino Recca e il prorettore, delegato all'internazionalizzazione d'Ateneo, Antonio Pioletti.
All'incontro erano presenti anche alcuni presidi di Facoltà e docenti catanesi che hanno già da tempo instaurato rapporti con istituzioni israeliane, fra cui il prof. Alessandro Cappellani, docente a Medicina e presidente dell'associazione "Italia-Israele". Nella stessa facoltà medica - ha spiegato il preside Nunzio Crimi - abbiamo un docente di Tel Aviv in qualità di visiting professor: "Ci siamo offerti di ospitare studenti e docenti israeliani e di inviare nostri studenti a compiere delle esperienze negli ospedali di insegnamento in quel Paese".
Da parte dell'ateneo la massima disponibilità a collaborare su questo piano è stata espressa dal rettore Recca e dal prorettore Pioletti, attraverso l'eventuale stipula di un accordo quadro con l'ambasciata che dovrebbe poi condurre a singole convenzioni con università e centri di ricerca israeliani, individuando i settori di interesse comune nei quali sviluppare progetti attuativi. "In autunno poi - ha aggiunto Pioletti, chiedendo all'ambasciatore Meir di fare da tramite - ospiteremo numerose università dei paesi euro-mediterranei per un confronto sugli ordinamenti didattici, e sull'armonizzazione di momenti formativi come master e dottorati, al quale inviteremo rappresentanti di atenei, istituzioni culturali e mondo imprenditoriale israeliano".