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Università

L'Ateneo e la "mobilità sostenibile"

Avviate le attività del "Momact", l'ufficio di mobility management

 
 
10 luglio 2007
di U.S.
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Provare a cambiare la mobilità automobilistica di personale e studenti dell'Università di Catania, evitando che tutti gli utenti delle sedi universitarie diretti verso la stessa destinazione, utilizzino ciascuno un'automobile, si spostino nello stesso orario, seguendo lo stesso percorso, ciascuno occupando da solo il proprio veicolo. Ciò può essere ottenuto mediante l'adozione di misure innovative di gestione della mobilità (come il "car-pooling" e il car-sharing), il potenziamento dei sistemi di trasporto collettivo, il miglioramento delle condizioni di accessibilità pedonale e "a due ruote" alle sedi universitarie, la riduzione dell'occupazione di suolo urbano dedicato ai parcheggi per auto, la creazione di accordi con le aziende di trasporto per condizioni speciali a favore degli universitari, l'instaurazione di rapporti di collaborazione con gli assessorati alla mobilità di Provincia e Comune e infine la richiesta di finanziamenti nazionali ed europei per l'attuazione degli interventi.

Sono questi gli obiettivi dell'ufficio di Mobility Management recentemente istituito dall'Università di Catania - come prescritto dal "Decreto sulla mobilità sostenibile nelle aree urbane" del 27 marzo 1998 per le aziende e gli enti con più di 300 dipendenti - per avviare una nuova politica di gestione della mobilità a favore di tutto il personale dell'Ateneo e degli studenti. L'ufficio - le cui attività saranno presentate martedì 17 luglio alle 9, nell'aula "Oliveri" della facoltà di Ingegneria - è diretto dal Mobility manager d'Ateneo, Francesco Rapisarda, dirigente dell'Area logistica e spazi a verde, mentre i docenti Giuseppe Bivona e Annalisa Greco sono stati delegati dal rettore Antonino Recca per questo settore.


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Non sono molti gli atenei italiani che si sono dotati di una simile struttura. Secondo il rapporto dell'Apat (Agenzia governativa per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici) del 2006, politiche di "mobility management" sono state avviate nelle Università di Bologna, Camerino, Pisa e Verona, oltre che in due atenei romani, La Sapienza e Roma Tre. Nell'ambito delle politiche di Momact, martedì 17 luglio, si terrà un incontro per illustrare le attività preliminari intraprese dall'ufficio e sarà discussa la bozza del questionario predisposto per la campagna di indagini finalizzata alla conoscenza delle abitudini di spostamento casa-lavoro del personale universitario. All'incontro interverranno, oltre al Mobility manager e ai delegati d'Ateneo, anche i presidi delle 12 facoltà, i direttori di dipartimento, i dirigenti dell'amministrazione universitaria e i rappresentanti degli studenti.

L'iniziativa dell'ateneo tende al miglioramento dell'accessibilità in tutte le sedi universitarie e al perseguimento, in stretta integrazione con i "mobility manager" delle amministrazioni comunale e provinciale di Catania, di uno sviluppo sostenibile delle aree urbane, mediante politiche e misure per la riduzione degli impatti prodotti dalla mobilità (congestione, consumi energetici, inquinamento, incidenti). Affrontare un tema così complesso richiede un'attività rivolta all'esterno, oltre che una gestione interna. La prima è legata alla promozione di iniziative e interventi di varia natura in stretta collaborazione con tutti gli enti decisionali in tema di mobilità: in primo luogo Comune e Provincia regionale, ma anche Amt, Ferrovia Circumetnea, Trenitalia. L'attività di gestione interna prevede invece l'elaborazione e la stesura di un "Piano degli spostamenti casa-università" che ha lo scopo di ridurre gli impatti della mobilità casa-lavoro e casa-studio.

È inoltre in fase di studio la possibilità che l'Ateneo partecipi alla rete di contatti che l'Amministrazione provinciale sta mettendo a punto per favorire la formazione degli equipaggi per il "car-pooling". Inoltre, si stanno valutando alcune azioni da intraprendere in maniera congiunta col Comune di Catania, riguardanti ad esempio la sistemazione di nuovi spazi per la sosta dei ciclomotori nelle sedi universitarie del centro storico, o l'adozione di tariffe di trasporto pubblico e di sosta convenzionate per gli universitari.

Una delle prime iniziative dell'ufficio consiste nell'avvio di una campagna di indagini, inizialmente rivolta al personale universitario e che in seguito sarà estesa alla popolazione studentesca, orientata alla conoscenza di modi, tempi e caratteristiche degli spostamenti casa-università. La campagna d'indagine sulla domanda di mobilità sarà realizzata tramite un questionario, proposto dal Mobility Manager e attualmente in fase di discussione e rielaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Sul sito web d'ateneo, all'indirizzo www.unict.it/momact, è attiva una sezione dedicata al Mobility Management, curata dall'ufficio, nella quale è possibile trovare notizie sullo stato di avanzamento delle attività, oltre ad informazioni di carattere generale, link a iniziative correlate.