ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
Notizie
Policlinico

Nursing e qualità della vita del neurodisabile

Convegno scientifico promosso dall'Associazione italiana neurodisabili

 
 
25 giugno 2007
policlinico tn.jpg

"È diritto del disabile ottenere un'esistenza più qualificata e dignitosa. La disabilità è un dramma che si trasforma in tragedia, se tocca la stessa coscienza dell'uomo". Questa una delle affermazioni principali espresse nel corso del convegno scientifico che si è tenuto nei giorni scorsi nel corpo aule e biblioteca dell'Azienda Policlinico sul tema "I sistemi complessi per migliorare la qualità della vita del Neurodisabile: il ruolo del nursing", promosso dall'Associazione italiana neurodisabili (Ain onlus).

Non è stata una semplice dichiarazione di intenti, ma una ricca esplorazione scientifica dei sistemi non semplici, per migliorare la qualità di vita del neurodisabile. Tra gli obiettivi di questo percorso di ricerca vi sono quindi la promozione di progetti permanenti di sensibilizzazione della società civile, l'acquisizione di nuove linee-guida rispondenti ai bisogni delle persone con neurodisabilità e l'integrazione degli approcci di tutte le professionalità del mondo socio-sanitario, nell'ambito delle quali la figura dell'infermiere rivesta sempre più il ruolo essenziale ed insostituibile che gli compete.

Impeccabile l'organizzazione scientifica, coordinata dalle dottoresse Maria Novara e Cristina Tornali (e della Medea Communications) che hanno anche relazionato su importanti temi, rispettivamente: "La dignità del disabile e competenza e attitudine del nursing" e "Linee guida riabilitative nelle principali patologie neurodisabilitanti".

I lavori del convegno - moderati dai docenti Rocco Raffaele, direttore della Clinica neurologica II dell'Università, e Liborio Rampello, direttore dell'Unità operativa complessa di Neurofisiopatologia del Policlinico - sono stati aperti dagli interventi introduttivi del rettore Antonino Recca, al quale è stata consegnata una targa di "Socio ad honorem" dell'Ain dalla presidente Cristina Tornali, dal presidente del cdl in Medicina e chirurgia, Gaetano Catania, dal prof. Ignazio Vecchio, responsabile scientifico dell'Associazione, da dott. Giuseppe Donzuso, presidente del Collegio Ipasvi di Catania, dal responsabile siciliano del Coordinamento nazionale "Caposala", Sebastiano Lo Faro.

Tra i relatori, particolarmente apprezzati sono stati gli interventi del neuropediatra Lorenzo Pavone, del neurologo Antonio Grasso, della docente di sociologia Rosalba Perrotta, della delegata del rettore per i problemi della disabilità Marcella Renis, della dottoressa Concetta Barbagallo dell'Ipafd, del dottor Alfio Antonio Fichera dell'Ausl 3 e del dirigente medico dell'Inps di Catania Carmelo Basso. Una giornata di studi molto proficua, dunque, che ha avuto la sana e orgogliosa pretesa di dare, se pur con gradualità, una svolta decisiva alla nuova visione culturale del problema disabilità. Le neurodisabilità hanno infatti varcato i confini delle strette e vecchie concezioni mediche, per la sempre maggiore complessità della società e del suo rapportarsi con l'individuo.