Alla conferenza, che ha visto la partecipazione di numerosi studenti, docenti e della dottoressa Valentina Barbagallo, responsabile dell'Ufficio relazioni internazionali della facoltà e organizzatrice della serie di incontri, è intervenuta Isabelle Violante, addetta alla cooperazione universitaria dell'ambasciata di Francia in Italia, che ha richiamato l'attenzione sull'importanza del Processo di Bologna e della creazione di un'Europa dei saperi.
Per consolidare quell'Europa della ricerca, nata ancor prima dell'Europa politica, è importante promuovere il principio della mobilità studentesca internazionale. Un principio che ha le sue origini nel Medioevo, nella figura dei clerici vaganti, ossia di quegli studenti che si spostavano in tutta l'Europa per seguire le lezioni più importanti.
All'incontro ha preso parte anche Sarah Armani, lettrice d'ambasciata distaccata presso l'Università di Catania e il centro Culturale francese di Palermo, la quale ha descritto le peculiarità del sistema universitario francese che, a differenza di quello italiano, prevede - oltre all'università -, anche il sistema delle "Grandes Écoles", ossia di altri istituti d'istruzione superiore a livello universitario.
L'incontro si è concluso con la volontà espressa di accrescere le occasioni di confronto con gli esponenti dei sistemi universitari internazionali e l'impegno alla realizzazione di una nuova serie di conferenze con i rappresentanti di altri paesi.