Si chiude oggi, venerdì 25 maggio, il convegno internazionale della Strategic Management Society su "New Frontiers in Entrepreneurship" che per tre giorni ha riunito nella Facoltà di Economia di Catania oltre 150 delegati provenienti da ogni parte del mondo, convenuti per dibattere sul futuro degli studi in materia di sviluppo economico e di imprenditorialità.

Cinque sessioni plenarie, compresa quella inaugurale di mercoledì 23, e ben ventisette sessioni parallele per analizzare a tutto tondo - e mettendo a confronto fra loro le diverse scuole di pensiero (americana, nord-europea, mediterranea e dei paesi emergenti) - i temi della nascita delle nuove imprese, dello sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali all'interno delle imprese esistenti, della successione nelle aziende familiari, degli spin off generati dalle multinazionali e dall'università. Temi sui quali la comunità scientifica nei mesi successivi all'evento di Catania continuerà a dibattere con la promozione di alcuni numeri speciali promossi dalle migliori riviste di management, tra queste Sinergie e il Journal of Management and Governance.

Il convegno ha preso il via mercoledì scorso con una "opening session" un pò inusuale, a metà fra il cerimoniale all'italiana e lo stile delle convention americane, che ha molto divertito i convenuti. Moderati da uno degli organizzatori locali, il prof. Rosario Faraci dell'Università di Catania che nella prolusione ha descritto accuratamente il percorso di internazionalizzazione compiuto dalla scuola catanese di management e dal dottorato di ricerca in Economia aziendale, si sono alternati al microfono il rettore dell'Ateneo Antonino Recca, il preside di Economia Carmelo Buttà, il delegato dell'Accademia italiana di Economia aziendale Francesco Favotto (nella foto in alto), il consigliere scientifico del Cueim Sinergie Pietro Genco, il presidente della Strategic Management Society Joan Enric Ricart, il rappresentante dell'ambasciata statunitense in Italia Thomas Delare dell'ambasciata statunitense ed un altro degli organizzatori locali, il prof. Giambattista Dagnino che ha analizzato la rilevanza scientifica del tema e illustrato il percorso scientifico che ha portato all'organizzazione del convegno. E' stato inoltre proiettato ai convegnisti un video su Catania, interamente realizzato da Gabriella Giusto e Giulia Gaeta, studentesse della laurea specialistica in Management turistico, che hanno così fatto apprezzare ai numerosi ospiti le bellezze di Catania e dei luoghi della sua ultracentenaria università.

Il "piatto forte" del convegno della Strategic Management Society, affidato alle cure organizzative del dipartimento "Impresa Culture e Società" dell'Università di Catania, sono state le sessioni plenarie dedicate ai grandi temi dell'imprenditorialità. Alla giornata inaugurale, moderati dal prof. Robert Hoskisson (Arizona State University) (nella foto a sinistra) si sono alternati nella discussione il prof. Richard D'Aveni (Tuck Business School), il prof. Alfonso Gambardella (Università Bocconi) e il prof. Joan Ricart (Iese Business School). Due le sessioni plenarie della seconda giornata dei lavori, svoltasi giovedì. La prima dedicata al tema dei rapporti fra hi-tech e nuova imprenditorialità in cui, moderati dal prof. Dagnino, hanno relazionato il prof. Yves Doz (Insead), l'ing. Andrea Cuomo (vice presidente della ST Microlectronics) e il dott. Andrea Facchini (responsabile marketing della Nokia Italia). La seconda tavola rotonda, invece, è stata dedicata al tema dell'imprenditorialità sociale, moderata dal prof. Francesco Perrini (Sda Bocconi) alla quale sono intervenuti la prof. Tina Dacin (Queen's University), il prof. Shaker Zahra (University of Minnesota) e la dott.ssa Serena Porcari (Dinamo Foundation of Venture Philantrophy).