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Career Centre

Ad Agraria debutto felice per i Career Days

Nel Polo Bioscientifico si è svolto il "Green and Food Day", orientato al settore agroalimentare

 
 
24 maggio 2007
di Giuseppe Melchiorri
foto Career Day Agraria 3.jpg

Si sono aperti oggi i Career days, gli eventi dedicati all'incontro tra il mondo del lavoro, delle istituzioni e quello della formazione organizzati dal CareerCentre del Centro orientamento e formazione (Cof) dell'Università in collaborazione con la Compagnia de Laquintalettera e il periodico Universitinforma. I Career days sono giornate dell'orientamento al lavoro rivolte a studenti laureandi o neolaureati.
La prima di queste giornate, il "Green and food day" si è svolta nella facoltà di Agraria ed è stata dedicata all'orientamento al sistema agroalimentare. Ben 14 sono state le aziende partecipanti (Bayer, Det Norske Veritas, Cerere-Pasta Ceccato, Vini Patria, Latte Sole, Cerexagri, Glorioso Carni, Zappalà, Sibeg, La Maria Rosa, McDonald's, Oranfrizer, Valle del Dittaino, Vivai Faro) che hanno incontrato tutti i giovani interessati e hanno preparato appositi stand informativi.


foto Career Day Agraria 10.jpg
 L'evento è stato aperto da un incontro, nell'aula magna della facoltà, dal titolo "La formazione universitaria nel settore agroalimentare: offerta e domanda a confronto" e a cui hanno partecipato il preside di Agraria Salvatore Barbagallo, il presidente del Centro orientamento e formazione dell'Università Vincenzo Perciavalle, il delegato di Confindustria Catania Luigi Zappalà, l'assessore regionale Giovanni La Via, la dott.ssa Maria Rosa D'Imprima della Compagnia de Laquintalettera e il presidente dell'Ordine dei tecnologi alimentari Andrea Attanasio. Ha moderato la giornalista Rosa Maria Di Natale.

Perciavalle, nel suo indirizzo di saluto, ha illustrato lo spirito dell'iniziativa: "L'incontro tra i giovani che cercano lavoro e le aziende rappresenta uno dei punti chiave del rapporto tra Università e territorio. Il Cof nasce anche con l'obiettivo di fornire strumenti per creare una rete tra studenti e imprese: è per questo motivo che è stato pensato il CareerCentre. Riteniamo che i Career days siano uno strumento fondamentale per sfruttare la rete di potenzialità del territorio".
Il preside Barbagallo ha rimarcato che "nella prospettiva della nuova riforma universitaria improntata sull'autonomia, il rapporto tra mondo accademico e del lavoro diventa sempre più importante. Inoltre, ci avviciniamo a grandi passi verso la ridefinizione dell'offerta formativa della nostra facoltà: auspichiamo che le aziende, ci aiutino ad offrire ai nostri iscritti corsi sempre più completi e che diano reali sbocchi occupazionali".

L'assessore La Via ha sottolineato come la collaborazione tra università e aziende debba essere atta a favorire soprattutto la sviluppo di competenze pratiche. "Purtroppo oggi i giovani sanno ma non sanno fare. C'è bisogno di trasformare questa loro competenza prettamente teorica in abilità pratica. E' per questo motivo che gli atenei e le singole facoltà, soprattutto in un settore come quello agroalimetare, devono attivare il più alto numero possibile di stage e tirocini". "Per quanto riguarda la ricerca nel settore, - ha concluso La Via - la regione si sta attrezzando: in questo senso, infatti, è previsto, per il quinquennio  2007-2013, uno sforzo economico notevole".


foto Career Day Agraria 8.jpg

Il rappresentante di Confindustria Zappalà ha mostrato preoccupazione per lo stato del settore agroalimentare: "In Italia questo mercato è maturo e non cresce. C'è troppa differenza tra domanda e offerta. Purtroppo è un circolo vizioso: se l'industria non cresce non ci sono sbocchi per i più giovani. La situazione è ancora più drammatica in Sicilia: il mercato regionale è infatti in deflazione costante. Tutto ciò ha ripercussioni sulla ricerca, che costa cara e per la quale le aziende non hanno i fondi necessari da stanziare. L'unica soluzione per uscire da questo pantano è migliorare il grado di preparazione dei giovani laureati che devono andare a fare un periodo di formazione all'estero e tornare con competenze specifiche da sfruttare nel nostro territorio. E' anche in questo senso che una sinergia tra mondo del lavoro e accademico diventa fondamentale". Gli interventi di Attanasio e D'Imprima hanno chiuso il dibattito.

Ma i veri protagonisti sono stati i giovani che hanno ascoltato le 14 aziende aderenti in appositi incontri tematici. I responsabili delle imprese hanno presentato la loro storia, il loro business e le  possibilità di carriera agli studenti e hanno ritirato i curricula di chi vuole provare a scommettersi nel mondo del lavoro del settore agroalimentare.