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Agraria

Migliorare e valorizzare le produzioni frutticole etnee

Lunedì 28 maggio un convegno al Polo Bioscientifico della Facoltà di Agraria

 
 
23 maggio 2007
di U.S.
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L'esercizio della pratica agricola e di quella frutticola in particolare può a pieno titolo essere considerato un elemento di sviluppo e promozione del territorio etneo. In tale ambito i prodotti frutticoli possono contribuire a veicolare l'immagine dell'Isola in contesti più ampi (come già accade per il vino) e l'agricoltura può continuare ad esercitare un prezioso ed insostituibile ruolo di presidio del territorio.

A conclusione di un triennio di ricerche sviluppate nell'ambito del progetto "Miglioramento e valorizzazione delle produzioni frutticole del territorio etneo", promosso e finanziato dall'assessorato regionale Agricoltura e Foreste e realizzato da alcuni dipartimenti delle Facoltà di Agraria di Catania e Palermo, i principali risultati conseguiti sono stati raccolti in due volumi che verranno presentati nel corso della giornata di studi che si terrà lunedì 28 nell'aula magna della Facoltà di Agraria (Polo Bioscientifico, via S. Sofia 98).


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I risultati conseguiti hanno infatti consentito di incrementare le conoscenze sulla consistenza e sul patrimonio varietale delle principali specie frutticole etnee e fornito indicazioni utili per la gestione razionale di alcune configurazioni produttive. Il territorio etneo, in relazione alle sue peculiarità di tipo geografico, altimetrico, fisico, è caratterizzato da una varietà estrema di condizioni microclimatiche che offrono molte nicchie ecologiche idonee all'insediamento di una vastissima gamma di specie frutticole, da quelle di origine subtropicale a quelle con elevato fabbisogno in freddo. Sono stati, inoltre, costituiti alcuni campi sperimentali per la valutazione di portinnesti, varietà e forme di allevamento di ciliegio, pero e melo; in tal senso, l'iniziativa prevede per martedì 29 maggio anche una giornata di visite tecniche presso alcune delle aziende che hanno ospitato le ricerche.


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Il convegno si aprirà alle 9,30 con la presentazione del progetto da parte del dirigente dell'assessorato Dario Cartabellotta e della referente scientifica del progetto per la Facoltà etnea, Alessandra Gentile. Il fitto programma dei lavori prevede quindi le relazioni dei docenti Giovanni Continella, Emanuele Maccarrone, Tiziano Caruso, Alfio Tirrò, Giancarlo Polizzi, Alessandro Vitale, Santi Longo, Gaetano Siscaro, Gaetana Mazzeo, Salvatore Barbagallo, Simona Consoli, Giampaolo Schillaci, Giacomo Blandini, Francesco Bellia, Carmelo Sturiale, Giuseppe Cucuzza, che approfondiranno il tema da diversi aspetti disciplinari. Il progetto si è infatti contraddistinto per la multidisciplinarietà degli argomenti trattati che hanno riguardato lo studio delle caratteristiche biologiche ed agronomiche di alcune delle principali specie frutticole, le problematiche di natura fitosanitaria, la caratterizzazione della qualità nutrizionale e tecnologica dei frutti, la razionale utilizzazione delle risorse idriche, la definizione di protocolli per la meccanizzazione delle operazioni colturali, le indagini territoriali ed aziendali, le problematiche del mercato e le proposte di valorizzazione del prodotto, la valutazione della funzione paesaggistica. Un auspicabile prosieguo delle ricerche potrebbe consentire di consolidare e acquisire ulteriori risultati per aumentare la sostenibilità delle produzioni frutticole del territorio etneo.

Le conclusioni, nel pomeriggio di lunedì alle 17,30, sono affidate al prof. Giovanni La Via, assessore all'Agricoltura e alle Foreste della Regione siciliana.



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