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Ateneo

Verso il Politecnico del Mediterraneo

Individuati corsi di laurea, master e dottorati che potranno costituire l'offerta didattica nella fase di start-up del PoliMed

 
 
25 aprile 2007
di M.C.
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Procede a passi spediti il percorso di istituzione del Politecnico del Mediterraneo, nel quale sono coinvolte le quattro Università siciliane. Dopo un relativo periodo di stasi, coinciso con la predisposizione di uno studio di fattibilità commissionato dalla Regione siciliana e la recente emanazione (il 30 marzo scorso), da parte della stessa Regione, delle linee guida per la fase di start-up della nuova struttura internazionale di alta formazione che sorgerà in Sicilia per attrarre cervelli dai paesi del bacino euro-mediterraneo, si è avviata la fase concreta di progettazione e di individuazione delle risorse che gli atenei metteranno a disposizione del PoliMed.

Il Senato accademico dell'Università di Catania, guidato dal rettore Antonino Recca, ha approvato infatti nei giorni scorsi e subito trasmesso all'assessorato regionale alla Pubblica istruzione e ai Beni culturali - che coordina questa fase - l'elenco di propri spazi e strutture da rendere disponibili nel periodo di avvio delle attività didattiche del PoliMed, nelle more della costituzione di appositi Poli scientifici e tecnologici in ciascuna delle città nelle quali sarà dislocata una sede del Politecnico.

Per quanto riguarda le classi di laurea specialistica e i master che confluiranno nella nuova struttura di alta formazione, la commissione regionale ha inoltre individuato - per l'Ateneo catanese - un elenco di 38 corsi di laurea di II livello afferenti facoltà di Agraria, Architettura, Economia, Ingegneria, Scienze matematiche, fisiche e naturali, Scienze della formazione, Scienze politiche, Lettere e filosofia e Lingue e letterature straniere. Alcuni di questi corsi hanno sede nei poli decentrati di Ragusa, Modica, Enna e Siracusa, e ciò per rispondere alla lettera al criterio di struttura policentrica (ossia con una conformazione a rete nel territorio regionale) indicato come principio-cardine sin dallo studio di fattibilità dell'ambizioso progetto.

I master dell'Università di Catania, che potranno arricchire l'offerta didattica del Politecnico, sono Analisi, monitoraggio e mitigazione del rischio ambientale (I livello), Diagnostica e farmaceutica molecolare (I livello), Tutela, valorizzazione e promozione dei beni culturali e paesaggistici (I livello), Produzioni agrarie intensive per nuove esigenze di mercato (I livello), Il trade manager nelle filiere agroalimentari (I livello), Progettazione di sistemi integrati qualità-sicurezza-ambiente per le realtà industriali e  laboratori analisi (I livello), Storia ed analisi del territorio (II livello), Comunità locali e turismo sostenibile (I livello).

A questi si aggiungono infine 48 corsi di dottorato di ricerca, afferenti a quasi tutte le facoltà etnee, che vengono considerati idonei con i percorsi formativi previsti per il PoliMed e possono quindi concorrere alle attività didattiche nella sua fase iniziale.


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Questa importante realizzazione si materializza ancor meglio se si va a guardare la lista delle attrezzature e degli spazi messe a disposizione dall'Università di Catania. Nella sua fase iniziale, il PoliMed potrà contare infatti su 3000 mq tra aule e spazi studio del nuovo edificio per la didattica della Facoltà di Ingegneria, su 625 mq di aule nelle tensostrutture e nel centro di calcolo d'ingegneria, sui 20 mila volumi della biblioteca di Facoltà e su 2500 mq di laboratori.

A Siracusa, la Facoltà di Architettura metterà a disposizione complessivamente circa 4000 mq tra spazi didattici, amministrativi e laboratori. Entrambe le sedi di Agraria forniranno il loro contributo con i laboratori di via Valdisavoia e quelli del Polo Bioscientifico di via Santa Sofia (200 mq anche presso la sede di via dottor Solarino a Ragusa).

Lingue concorrerà con l'edificio di via Gisira, un locale in via Santa Maddalena, la biblioteca, il laboratorio linguistico e un'aula attrezzata per sistemi informativi geografici, Lettere con gli spazi di Palazzo Bellassai a Siracusa, dove ha sede il corso di laurea in Scienze dei beni culturali. Quasi 500 mq saranno resi disponibili da parte della Facoltà di Scienze della formazione all'interno dell'edificio Palazzo Ingrassia.

Scienze politiche offre invece aule e altri locali per servizi alla didattica negli edifici Palazzo Pedagaggi, Edificio Scannapieco (via Dusmet), Polo didattico di via Gravina. Economia contribuirà con circa 700 mq a Palazzo delle Scienze e 2000 mq a Palazzo Fortuna. Scienze matematiche fisiche e naturali ha destinato 900 mq nelle proprie sedi della Cittadella, corso Italia 95 e Siracusa.


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A questi spazi si aggiunge il laboratorio Superlab, sito presso lo stabilimento della Stmicroelectronics, reso disponibile dalla stessa multinazionale, dal Consorzio Catania Ricerche e dal Dipartimento di Chimica dell'Ateneo.

Vi è ancora di più: il Senato accademico ha proposto infatti all'assessorato regionale di finanziare l'allestimento di ulteriori spazi per alcune facoltà che andrebbero ad aggiungersi al "monte" già individuato, attraverso i fondi previsti dalla stessa Regione sul capitolo "Politecnico del Mediterraneo", misura 6.06 sottomisura b del complemento di programmazione approvato con delibera della Giunta regionale n. 537 del 19 dicembre 2006.

In questo ventaglio di proposte rientrano i locali dell'edificio ex Conservatorio delle Verginelle in piazza Dante (Scienze della formazione), nuove aule nel Polo didattico di via Gravina (Scienze politiche), nel Palazzo delle Scienze (Economia), e in Palazzo Ingrassia (Lettere e filosofia).