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Ateneo

Luci di festa anche sull'Orto Botanico

Apertura pomeridiana e illuminazione nottura in occasione delle celebrazioni per i 50 anni dell'Europa

 
 
23 aprile 2007
di Giuseppe Melchiorri
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Nell'ambito delle iniziative promosse dall'Ateneo per celebrare il 50° anniversario del Trattato di Roma e il 20° del Programma Erasmus, venerdì 20 aprile l'Orto botanico dell'Università di Catania è rimasto aperto tutto il pomeriggio dalle 17 alle 21. Nelle ore serali e notturne, poi, è stato illuminato con suggestivi effetti sulle piante.

L'iniziativa, organizzata dal dipartimento di Botanica dell'Ateneo, ha fornito anche l'occasione per l'allestimento di una mostra di pannelli relativi al progetto europeo "Genmedoc", che prevede la creazione di una rete di centri di conservazione del materiale genetico della flora mediterranea. Come spiega Anna Guglielmo, docente di Principi di sistematica vegetale al dipartimento di Botanica e organizzatrice della mostra, "abbiamo deciso di allestire questi pannelli illustrativi sfruttando i festeggiamenti per l'anniversario del trattato di Roma proprio per la portata internazionale che ha avuto questo progetto. Infatti, "Genmedoc" sostiene la necessità di adottare, in tutto il bacino mediterraneo, direttive comuni di gestione e conservazione del materiale genetico della flora delle regioni mediterranee. E' stato co-finanziato dall'Unione europea e si inquadra tra le iniziative volte alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità, una delle priorità ambientali europee".   


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E' per queste ragioni, sottolinea ancora Guglielmo, che "il progetto figura come uno degli assi prioritari del programma comunitario "Interreg IIIB Medocc" che sostiene progetti volti alla cooperazione transnazionale nell'ambito dello sviluppo territoriale dei paesi del Mediterraneo occidentale". "La nostra partecipazione è stata molto positiva e fruttuosa anche perché ci ha dato la possibilità di confrontarci con altre realtà europee; inoltre, ci siamo avvalsi della collaborazione di giovani neo laureati e ricercatori e quindi anche per loro è stata un'esperienza altamente formativa".

 "Genmedoc", che è partito nel 2004 e si è concluso da pochi mesi, ha visto la partecipazione di numerosi enti di vari paesi: oltre l'Università di Catania, per l'Italia ha aderito anche l'Ateneo di Cagliari; e ancora partner di Grecia, Francia, Spagna e Tunisia. Ogni ente ha raccolto i semi di diverse piante allo scopo di studiarli e di favorire la conservazione delle specie più a rischio. I risultati sono stati poi pubblicati in apposite banche dati e scambiati tra i diversi partecipanti.


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In particolare, l'equipe del dipartimento di Botanica, sotto la guida del direttore Pietro Pavone, ha studiato gli habitat della Sicilia, della Calabria e della Basilicata, che per le loro caratteristiche geologiche, climatiche ed ecologiche sono caratterizzati da una flora ricca di specie endemiche molto rare.

"La mostra di oggi - continua ancora la prof.ssa Guglielmo- è stata pensata e realizzata per spiegare meglio in cosa consisteva il progetto "Genmedoc". E' per tale motivo che abbiamo esposto questa serie di pannelli, che riteniamo essere molto esaustivi in proposito".

L'evento ha rappresentato anche l'occasione per parlare degli altri progetti che vedono protagonista il dipartimento: "stiamo lavorando attualmente al proseguo di "Genmedoc", che prevede la ricostruzione, all'interno dell'Orto botanico, di alcuni habitat siciliani particolarmente a rischio a causa dell'impatto del cambiamento climatico sulla flora".