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Facoltà

Tra vip e pettegolezzi, in scena un processo "da copertina"

Debutto al teatro Don Bosco per la commedia ludico-didattica degli studenti di Giurisprudenza

 
 
20 aprile 2007
di Giuseppe Melchiorri
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Un momento ludico ma anche un'esperienza formativa importante: è quello che ha rappresentato, per i ragazzi che ne sono stati protagonisti,  il "Processo penale simulato"che si è svolto ieri al teatro Don Bosco di Catania.
L'iniziativa, organizzata dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania e dall'associazione "Alumni Iurisprudentiae Universitatis Catanensis", con il patrocinio dell'Assemblea regionale siciliana (Ars) e dal titolo "Vip - Vizi, indiscrezioni, pettegolezzi", ha visto la partecipazione di 17 studenti di vecchio e nuovo ordinamento: Angela Allegria, Patrizia Cannavò, Fabrizio Carbone, Elisa Cimardo, Mario La Malfa, Livio La Spina, Orazio Longo, Laura Majorana, Lucia Marino, Nicoletta Morabito, Carlo Nanfro, Noemi Puglisi, Alessandra Rizzo, Roberta Romano, Bruno Spitaleri, Vincenzo Tigano e Daniela Timpanaro.

Sala stracolma di studenti, docenti, magistrati e famiglie degli attori che hanno seguito con trepidazione le vicende tragicomiche, rievocate nell'aula e accompagnate dalla musica. Alla fine, applausi e ringraziamenti per tutti.


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Nella presentazione dell'evento, il vicepreside di Giurisprudenza Francesco Milazzo ha evidenziato che "l'iniziativa è ormai un evento storico della nostra facoltà ,dato che siamo ormai giunti alla nona edizione. Un doveroso ringraziamento va a tutti i docenti e gli studenti che hanno lavorato per la sua realizzazione, nonché alle istituzioni che ci hanno dato una mano, cioè Ars, Ordine forense e Ordine notarile. Il fatto che importanti associazioni giuridiche come quelle appena citate abbiano partecipato ci riempie di orgoglio: significa che questa è un'iniziativa considerata importante anche all'esterno". Nella realizzazione del "Processo" i giovani sono stati seguiti da Dina Di Martino, ricercatore di Procedura penale e dal Procuratore aggiunto Renato Papa, magistrato catanese con la passione per il teatro.

Molto attuale la storia portata in scena: una ricostruzione in chiave parodistica dello scandalo cosiddetto di "Vallettopoli" che in questi mesi sta riempiendo le pagine di tutti i giornali.


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La dottoressa Di Martino ha illustrato lo spirito che sta dietro la realizzazione dell'evento: "Questa iniziativa è stata pensata con un duplice obiettivo: il primo è insegnare ai nostri studenti la procedura penale in modo meno accademico, facendo capire loro che i processi, nella realtà, sono diversi da come si studiano sui libri. La prassi, cioè, ha sempre le sue deviazioni rese necessarie dalle contingenze. Il secondo è quello di preparare i ragazzi ai ruoli che andranno a svolgere appena conseguita la laurea. Per questo abbiamo lasciato che fossero interamente loro a scrivere i testi: in questo modo hanno avuto anche la possibilità di migliorare la loro ars oratoria".

Bruno Spitaleri, uno dei giovani attori ha sottolineato "l'importanza di questo momento ludico-didattico. Abbiamo preparato un processo penale applicando le norme attualmente in vigore nel codice. Così abbiamo potuto capire meglio come funzione un procedimento giuridico nella realtà. Abbiamo scelto questa tematica perché, vista l'eco dello scandalo Vallettopoli di questi ultimi mesi, volevamo dare un maggiore senso di realtà alla nostra rappresentazione".