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Benedettini

Assemblea d'Ateneo

Domande e risposte sull'operato dell'amministrazione a 120 giorni dall'insediamento del rettore Recca: un appuntamento che si ripeterà tre volte all'anno

 
 
03 marzo 2007
di Mariano Campo
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"Ogni quattro mesi avremo un incontro come questo, nel quale potrete chiedere notizie e chiarimenti sull'attività dell'amministrazione, farci avere i vostri consigli o inoltrare eventuali critiche su ciò che abbiamo realizzato o sulle cose ancora da fare". L'assemblea d'Ateneo, che si è tenuta venerdì pomeriggio nell'auditorium dei Benedettini, diventa così - nelle intenzioni del rettore Antonino Recca -, un appuntamento fisso, quasi istituzionale: "Desidero che diventi un importante momento di confronto democratico e di trasparenza sugli obiettivi programmatici e sui risultati dell'Università di Catania - ha spiegato, rivolgendosi alla folta platea -. Ma non dovrà essere una sorta di "uno-contro-tutti", perché tutti voi, colleghi docenti, personale e studenti, dovete sentirvi pienamente coinvolti nel governo dell'Ateneo, avendo ben presenti le ragioni delle scelte compiute ed evitando così che si possano ingenerare fraintendimenti o strumentalizzazioni".

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Tutti coloro che nel corso del pomeriggio hanno impugnato il microfono hanno dichiarato di apprezzare questa iniziativa, che si è tenuta volutamente a pochissimi giorni dall'inaugurazione dell'anno accademico, cogliendo l'occasione offerta dal rettore e dai suoi più stretti collaboratori - tra questi, il prorettore Antonio Pioletti, il direttore amministrativo Federico Portoghese e il delegato alla didattica Giuseppe Cozzo - per trasformare l'incontro in un serrato "question time" su argomenti di carattere generale o sui problemi specifici di una singola facoltà o di un dipartimento.
Nella sua breve premessa, il rettore ha posto l'accento sui problemi finora incontrati, nel corso dei 120 giorni dal suo insediamento, soprattutto a causa degli ostacoli posti alla programmazione dalle risorse decrescenti e dei vincoli programmatici precedenti, ed ha voluto spiegare a chiare lettere le motivazioni di alcuni provvedimenti adottati, ad esempio la recente delibera del consiglio di amministrazione sui "punti organico" finalizzati alla realizzazione di nuovi concorsi per personale docente o tecnico-amministrativo.
"In attesa di poter procedere ad una nuova programmazione triennale - ha detto il prof. Recca -, abbiamo deciso di "congelare" la situazione attuale stabilendo che le facoltà che non hanno ancora speso i punti organico in loro dotazione avranno diritto a completare il loro utilizzo. Al tempo stesso chiediamo all'Ateneo di spendere nel 2007 non più del 50% del budget disponibile, per non rischiare di andare fuori bilancio nel 2009. Inoltre, dal 1° marzo 2007, tutti i fondi che si dovessero liberare per pensionamenti imprevisti o malaugurati decessi non saranno automaticamente messi a disposizione delle relative strutture, ma saranno invece riaccreditati all'amministrazione centrale, per coprire il fabbisogno di punti organico non ancora utilizzati dalle facoltà".


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Un'altra nota dolente che ha richiesto provvedimenti di carattere eccezionale, è quella dei decentramenti: "Non si poteva più continuare a lavorare serenamente - ha sottolineato Recca -di fronte all'ingente disavanzo dovuto ai mancati trasferimenti di risorse da parte dei vari consorzi per le sedi decentrate. In attesa di recuperare questi soldi dai consorzi, abbiamo perciò deciso di non bandire più concorsi per i corsi decentrati. Abbiamo altresì stabilito che dal prossimo anno accademico le facoltà dovranno anticipare i fondi per supplenze e contratti, i quali saranno poi rimborsati dall'Ateneo una volta acquisite le relative risorse. Ciò in nome del principio di autonomia responsabile delle singole strutture".
Prima di sottoporsi al "fuoco di fila" di domande provenienti dalla platea, il rettore ha effettuato anche un veloce excursus sullo stato di attuazione dei punti del suo programma di governo, annunciato - tra le altre cose - l'avvio della commissione paritetica sulla didattica, l'imminente lancio del progetto legato all'anagrafe delle pubblicazioni di ricerca dei docenti dell'Università di Catania, finalizzata anche all'assegnazione dei fondi per i progetti ex-60%, e indicando infine la scadenza del mese di aprile come termine entro il quale si procederà alla ripartizione degli assegni di ricerca fra le varie facoltà.