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Ateneo

Ultimato il prospetto di Palazzo Sangiuliano

A giorni sarà smontata l'ultima impalcatura su piazza Università dopo i lavori di restauro della facciata

 
 
01 dicembre 2017
di Irene Alì
Palazzo Sangiuliano 2.jpg

La magnifica piazza Università riacquisterà a giorni ancora un altro gioiello architettonico: si tratta di uno dei più begli edifici storici che impreziosiscono il centro storico della città etnea, il Palazzo Sangiuliano dell'Università, al cui progetto lavorò anche l'architetto palermitano Giovan Battista Vaccarini. L'edificio, la cui costruzione risale al 1738, sarà finalmente liberato, almeno nel suo prospetto principale, dalle impalcature realizzate per eseguire lavori di recupero e conservazione che hanno seguito il completamento dei lavori del Palazzo centrale dell'Università, ultimati lo scorso anno.

La facciata del Palazzo - la cui evoluzione rispecchia le vicende storiche della famiglia dei marchesi di Sangiuliano e quelle relative alla ricostruzione dell'intera città di Catania avvenuta nel XVIII secolo - mantiene l'antico ingresso, nel quale ad oggi rimangono alcune lapidi che ricordano gli ospiti illustri che vi hanno soggiornato: fra questi il re d'Italia Vittorio Emanuele III con la regina Elena. La struttura, che oggi ospita nei propri locali alcuni tra gli uffici amministrativi dell'Ateneo - verrà restituita completamente alla visione dei catanesi e dei numerosi turisti, al termine di un'intensa opera di restauro avvenuta sotto il controllo della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali e con il monitoraggio costante dell'ufficio tecnico dell'Ateneo, diretto dall'ing. Lucio Mannino.

Gli eventi sismici verificatisi nel corso dei secoli non hanno intaccato la struttura settecentesca della fabbrica, ma le trasformazioni intervenute dall'ottocento sino alla seconda metà del novecento ne hanno modificato l'aspetto esteriore e distributivo interno. Comunque risultano ancora leggibili le fasi che ne hanno caratterizzato la storia costruttiva. Il palazzo è stato più volte rimaneggiato e reso simile al palazzo Centrale dell'Università che lo fronteggia. All'interno ha una corte quadrangolare sulla quale si affacciano le finestre dei piani superiori. Nei primi anni del XX secolo ha persino ospitato il Teatro Machiavelli nel quale recitava il grande attore catanese Angelo Musco.

I lavori attualmente ancora in esecuzione sul Palazzo Sangiuliano (inseriti nel programma degli interventi di cui all'art. 2 della Legge 433/91 "Ricostruzione e rinascita zone colpite da eventi sismici"), prevedono, oltre al restauro del prospetto esterno, anche opere di miglioramento statico, di rifacimento e adeguamento degli impianti tecnologici e di finiture.

Sono stati pertanto eseguiti accurati interventi di pulitura con diversi gradi di approfondimento e tecniche di restauro. Fra queste, un preconsolidamento degli elementi lapidei, soprattutto laddove erano presenti casi di desquamazione o decoesione della pietra, mediante applicazione a pennello di silicato di etile; la pulitura mediante la dismissione delle stuccature o superfetazioni cementizie eseguita mediante bisturi e microscalpelli; l'abbassamento dei depositi molto coerenti al lapideo e delle croste nere mediante applicazione di impacchi di carta di cellulosa imbevuti di una soluzione in acqua deionizzata di edta bisodico e bicarbonato bisodico. Infine, il successivo lavaggio delle superfici con acqua nebulizzata. Su alcune parti di lapideo sono stati operati anche interventi di riadesione di scaglie e frammenti di dimensioni limitate mediante siringatura lungo le linee di distacco.

A completamento degli interventi sui materiali lapidei e dopo una attenta revisione cromatica dei paramenti, è stato applicato un prodotto idrorepellente che non altera la cromia del materiale e che permette la permeabilità al vapore. Per quanto riguarda gli intonaci dei prospetti esterni è stata attuata una tecnica di restauro conservativo, mediante stuccatura di lacune e microlesioni e riancoraggio delle parti distaccate mediante l'iniezioni di malte a base di calce idraulica a basso contenuto di sali solubili. La successiva pulitura mediante polveri abrasive e una revisione estetica mediante velatura completano il quadro degli interventi sugli intonaci.