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Notizie
Lettere e Scienze della formazione

Croce e Labriola, gli studi di Cacciatore

Presentati giovedì 11 gennaio i nuovi volumi sui due filosofi del Novecento

 
 
11 gennaio 2007
di Giuseppe Melchiorri
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"La nuova organizzazione degli studi, la cosiddetta formula "3+2", ci spinge sempre alla ricerca di un nuovo tipo di didattica, che non si limiti solo alle lezioni frontali: e l'iniziativa di oggi è perciò rivolta non soltanto agli studiosi ma soprattutto ai nostri studenti, che attraverso il contatto diretto con i filosofi possono avere nuovi input formativi". E' il pensiero di Giuseppe Bentivegna, docente di Storia della Filosofia all'Università di Catania, che ha presieduto l'incontro per la presentazione dei due volumi di Giuseppe Cacciatore, docente di Storia della filosofia all'Università di Napoli: "Filosofia pratica e filosofia civile nel pensiero di Benedetto Croce" e "Antonio Labriola in un altro secolo" svoltosi oggi nell'aula magna del Palazzo centrale su iniziativa delle Facoltà di Lettere e Scienze della formazione, dei dipartimenti di Scienze della cultura, dell'uomo e del territorio (Cut) e di Processi formativi, e delle cattedre di Storia della filosofia, con il patrocinio della Società filosofica italiana.

Dopo i saluti del rettore Antonino Recca, del direttore del Cut Maria Barbanti e del direttore del dipartimento di Processi formativi Francesco Coniglione, hanno parlato dei due testi - in presenza dell'autore - Piero Di Giovanni, docente di Storia della Filosofia a Palermo, Paolo Manganaro, che insegna Filosofia teoretica a Catania e il Professore emerito Giuseppe Giarrizzo.

Nel suo intervento Di Giovanni ha elaborato un excursus storico sullo stato della filosofia nel nostro Paese durante l'attività di Croce e Labriola: "Alcuni studiosi - ha sottolineato Di Giovanni - pensano che in Italia il primo ventennio del nostro secolo sia stato caratterizzato dall'egemonia della corrente idealista, della quale Benedetto Croce e Giovanni Gentile erano i maggiori esponenti. In realtà non è così: studi storici e filosofici dimostrano che correnti positiviste e antidealiste in quegli anni furono molto floride".

Manganaro ha invece approfondito il primo dei due volumi, una raccolta di saggi di Croce: "La particolarità di quest'opera sta nella disposizione dei saggi, che non sono stati raccolti in ordine cronologico, ma tematico. In questo modo, il curatore è riuscito a inserire il filosofo napoletano su una linea di lunga durata. L'organizzazione data al volume da Cacciatore è coerente con la sua impostazione metodologica: nella sua ricerca, storiografia e filosofia si fondono insieme".

Giarrizzo ha invece presentato il testo su Labriola, incentrato soprattutto sul carteggio tra lui e Croce: "I contributi di questo volume dimostrano che il pensatore di Cassino sia stato un profondo avversore dell'idealismo crociano. Il dialogo tra queste due personalità aveva spesso un tono drammatico: Labriola riconosceva la genialità del più giovane collega, ma ne contestava l'applicazione".