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Premio letterario su Pirandello, ecco i vincitori

Venerdì 16 dicembre la cerimonia finale con Leo Gullotta

 
 
16 dicembre 2011
di M.V. Sanfilippo
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Stipata di giovani, insieme ad autorità e personalità della cultura, la storica Aula Magna del Rettorato dell'Università di Catania per l'attesa cerimonia di consegna del Premio intitolato "L'attualità del pensiero di Luigi Pirandello", promosso dall'E.R.S.U in collaborazione con l'Università degli Studi di Catania.

Dopo il saluto del prorettore Maria Luisa Carnazza, che si è fra l'altro soffermata sulla significativa, "emozionante presenza di giovani" accorsi all'evento, l'intervento del vicepresidente dell'E.R.S.U. Antonino Risitano, che ha posto l'accento sull'importanza di promuovere iniziative presso le giovani generazioni proprio in un momento così difficile come quello odierno.

A seguire Giampiero Panvini, che ha ricordato come il premio sia rivolto agli studenti di tutte le facoltà dell'ateneo catanese (oltre 150 i componimenti presentati). E ha destato non poca sorpresa, scardinando sterili stereotipi, la notizia dei vincitori annunciata dalla studiosa Sarah Zappulla Muscarà (presidente di una giuria di qualità composta da Gisella Padovani, Sissi Sardo, Roberto Tufano e Vincenzo Spampinato), che ha sottolineato il valore del dialogo con i giovani, "sempre stimolante e costruttivo".

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Primo premio a Carmelo Cataldo, studente di Scienze biologiche, e secondo premio a Pietro Santonocito, studente di Ingegneria elettronica. L'ennesima testimonianza di come la scrittura non sia esclusivo appannaggio degli umanisti e di come la lezione pirandelliana sia ancora in grado di parlare al'uomo contemporaneo.

A premiare i due studenti e a leggere i loro componimenti è stato Leo Gullotta, tra i massimi interpreti pirandelliani di tutti i tempi. Dal suo esordio con Turi Ferro in "Questa sera si recita a soggetto" il ragazzo del "Fortino" ne ha fatta di strada. Lo testimoniano, fra i tanti successi teatrali, televisivi e cinematografici, le sue recenti fortunate tournée: "L'Uomo, la Bestia e la Virtù" e "Il piacere dell'onestà", entrambi per la regia di Fabio Grossi.

Interprete pirandelliano ideale per la sua capacità di passare repentinamente dal comico al tragico, dall'ilare al grottesco. Lo rivedremo presto, allo Stabile etneo, alle prese con la commedia  "La allegre comari di Windsor". Intervistato dalla giornalista Michela Giuffrida l'attore risponde: "Ho scelto Pirandello per i suoi temi: il perbenismo, l'ipocrisia, la diversità, l'apparenza. Nell'interpretazione del personaggio di Baldovino de Il piacere dell'onestà ho individuato la solitudine dell'uomo. Oggi chi è un uomo onesto è un uomo solo, un alieno, un diverso".

Trascorrendo momenti di intenso scambio umano oltre che culturale con tutti i giovani accorsi, Leo Gullotta ha così ribadito il suo generoso gratuito amore per la sua città come pure per i giovani, cui affida la speranza del futuro. Grazie all'E.R.S.U e all'Università degli Studi di Catania un'attività di alto profilo che investe su giovani e cultura.